È stato condannato con rito abbreviato a otto mesi di carcere, convertiti in 16 mesi di libertà controllata, Mario Ginatta, il figlio dell’imprenditore arrestato per il crac Blutec, imputato nell’inchiesta Tacco 12 sullo sfruttamento della prostituzione per aver avuto un incontro a pagamento con una baby squillo.
Nell’udienza preliminare è stato condannato a un anno e 8 mesi Vincenzo Lillo, guardia del corpo e tuttofare di Ginatta, che gli procurava le ragazze. Terza condanna a 4 anni e 8 mesi a Michael Palumbo, ex fidanzato di una delle ragazze, accusato di averla sfruttata. Per tutti il pm Dionigi Tibone aveva chiesto condanne tra uno e cinque anni.
La lettura del dispositivo è avvenuta durante una sospensione del dibattimento che si sta celebrando davanti al tribunale in cui sono alla sbarra altri sei imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario.