Si annuncia una possibile rivoluzione per gli autovelox: a Bruxelles è in arrivo un decreto sull’omologazione dei dispositivi di rilevamento della velocità che se avrà il via libera, a partire da luglio farà scattare nuove regole per l’utilizzo dei dispositivi in Italia.
Rivoluzione autovelox: in arrivo il nuovo decreto sull’omologazione
Qualora l’Unione Europea dovesse dare il proprio assenso, il provvedimento andrebbe a omologare d’ufficio tutti gli autovelox approvati dal 13 giugno del 2017, mentre per quelli antecedenti verrebbe chiesto l’adeguamento.
Il caos intorno agli autovelox in Italia è nato dopo una sentenza del 18 aprile del 2024, quando la Corte di Cassazione ha stabilito che le multe per eccesso di velocità non sono da considerarsi valide se il dispositivo che le ha comminate non è omologato.
L’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale di Forlì, ha pubblicato sul proprio sito ufficiale una lunga nota per comunicare l’avvenuta notifica al sistema TRIS dell’Unione Europea del decreto sull’omologazione degli autovelox. Il decreto, fanno sapere dall’associazione, resterebbe pubblicato fino al 24 giugno e salvo sorprese diverrebbe operativo a partire dal mese di luglio, mettendo così fine a tutte le polemiche e ai ricorsi
Nel comunicato si legge che il decreto in arrivo a Bruxelles sarebbe composto da sette articoli e da un lungo allegato tecnico che contiene le caratteristiche, i requisiti e le procedure di omologazione, la taratura e la verifica di funzionalità dei dispositivi per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità.
Le novità sui dispositivi di rilevazione della velocità
Una delle principali novità è quella che riguarda l’articolo dedicato alle disposizioni transitorie, dove si indica che: “i dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno 2017, n. 282, essendo conformi alle disposizioni dell’allegato tecnico, sono da ritenersi omologati d’ufficio”.
Nello stesso articolo viene specificato che “Tutti gli altri (dispositivi) dovranno seguire una procedura tassativa con la disattivazione fino al completamento delle stesse, che prevedono che il titolare dell’approvazione di un dispositivo o sistema approvato prima dell’entrata in vigore del decreto possa richiedere l’omologazione integrando la documentazione, presentata in occasione dell’approvazione, entro il termine di sei mesi dall’entrata in vigore del decreto”. Sul sito di Asaps viene specificato che sarebbero solamente 12 i sistemi già omologati d’ufficio.
Giordano Biserni, il presidente dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, ha parlato così dell’arrivo del decreto che cambierebbe la situazione relativa all’omologazione degli autovelox: “Avevamo chiesto con forza che si procedesse velocemente ad approvare anche questo importante decreto. Finalmente si farà chiarezza, e finiranno i sistematici ricorsi che hanno criminalizzato i misuratori di velocità e hanno fatto annullare le sanzioni per le velocità oltre i limiti, anche le velocità tra le più elevate. In troppi incidenti la velocità è stata causa di morti e feriti. Auspichiamo che torni una ‘pace’ tra gli automobilisti e chi controlla il rispetto delle regole”.
La richiesta del Codacons
Alla notizia dell’arrivo del decreto sull’omologazione degli autovelox che passerà per il vaglio dell’Unione Europea, il Codacons ha reagito spiegando che tale decisione “conferma ancora una volta come gli apparecchi di rilevazione automatica della velocità non a norma debbano essere spenti e non possano elevare sanzioni verso gli automobilisti”.
L’associazione dei consumatori, sul proprio sito ufficiale, ha commentato così: “L’eccesso di velocità è una violazione grave che causa incidenti, morti e feriti sulle nostre strade e che va contrastata con la massima severità. Tuttavia, così come i cittadini devono rispettare le disposizioni del Codice della strada, lo stesso deve avvenire per gli enti locali, che non possono elevare multe a raffica sulla base di apparecchi di rilevazione della velocità che non rispettano le regole, come peraltro stabilito di recente dalla Corte di Cassazione”.
E ancora: “La conseguenza automatica del nuovo decreto è che gli autovelox che non rispettano gli standard dovranno essere disattivati, in attesa del completamento dell’iter per ottenere l’omologazione ministeriale; in caso contrario, qualsiasi sanzione elevata da apparecchi approvati ma non omologati secondo le nuove regole, sarà dichiara nulla da Prefetti e Giudici di pace, e si rischia una valanga di ricorsi da parte degli automobilisti con costi legali enormi per le casse comunali”.