Il Ministro Salvini l’ha ribadito più volte: gli autovelox non devono servire a fare cassa, ma vanno installati e utilizzati a tutela della salute e della sicurezza pubblica. Ed è sulla base di questo principio che si sta studiando a un nuovo regolamento ad hoc: gli autovelox, ha spiegato il Ministro in conferenza stampa, saranno omologati a livello nazionale e installati solo nelle zone indicate come prioritarie per tutelare l’incolumità degli utenti della strada.
La questione autovelox è trattata all’articolo 6 del nuovo disegno di legge, in cui compare per la prima volta il riferimento a uno specifico regolamento approvato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’omologazione degli strumenti di misurazione della velocità.
Autovelox, in arrivo un regolamento specifico
All’interno del disegno legge per la riforma del Codice della Strada, il tema degli autovelox viene trattato all’Articolo 6, dedicato all’Accertamento delle violazioni con dispositivi di controllo automatico. La modifica apportata in materia di omologazione di autovelox, meno di una riga di testo, può sembrare di poco conto, ma nasconde una novità importante all’orizzonte: l’omologazione dei macchinari per il controllo automatico della velocità sarà oggetto di un regolamento specifico.
Come si legge nel testo approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 27 giugno, “all’articolo 142, comma 6, dopo le parole “debitamente omologate” sono inserite le seguenti: “o, nelle more dell’emanazione di un regolamento specifico, approvate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.
Ciò significa, nelle parole del Ministro, che il nuovo Codice della Strada prevederà ”una omologazione a livello nazionale per evitare l’anarchia dell’autovelox fai da te”: la lotta all’uso degli autovelox “per fare cassa”, che Salvini ha sposato sin dal suo insediamento al Mit, è appena iniziata.
I nuovi autovelox: regole certe per la sicurezza dei cittadini
“Abbiamo già pronto lo schema di decreto interministeriale con il quale saranno trovati e omologati dispositivi e le apparecchiature di rilevamento delle velocità uniformemente in tutta Italia”, aveva spiegato durante il question time alla Camera del 6 giugno.
“Saranno definite le condizioni per l’installazione e l’esercizio dei dispositivi di controllo uniformi in tutti i Comuni, con definizione di regole certe, sanzioni giuste ed efficaci e diritto alla difesa per i cittadini che non possono essere strumenti, ma devono essere protagonisti della sicurezza stradale”.
Il disegno di legge per la riforma del nuovo Codice della Strada – si legge in una nota ufficiale del Ministero – interviene soprattutto su “sanzioni, prevenzione e educazione stradale”, con misure specifiche come l’adozione dell’Alcolock dell’assicurazione obbligatoria per i monopattini.
Posizionamento degli autovelox: le novità
Le novità però guardano anche ztl e autovelox, che vanno intesi come strumenti a tutela della salute e della sicurezza pubblica: per quanto riguarda gli autovelox, in particolare, il Ministro ha anche parlato di misure specifiche per il posizionamento dei rilevatori di velocità.
“Ho chiesto agli uffici di predisporre delle localizzazioni adatte per tutelare l’incolumità, la vita e la sicurezza dove poter posizionare degli autovelox”, ha spiegato Salvini in conferenza stampa: lo scopo, in sostanza, non è fare più multe possibili ma tutelare la salute e la sicurezza degli utenti della strada.
Quindi, spiega il Ministro, “piazzarti l’autovelox dove improvvisamente la velocità scende dai 90 ai 50 km/h per fare cassa come Comune non sarà più possibile”. Il provvedimento, che ricorda Salvini “potrà essere arricchito ed emendato in Parlamento”, potrebbe diventare norma già entro il prossimo autunno.