Gennaio 2018 porta una proroga di termine che riguarda il mondo dell’autoriparazione: la Legge 224/2012, entrata in vigore il 5 gennaio 2013 e che ha introdotto ufficialmente la nuova figura di attività denominata meccatronica (per farla breve un aggiornamento integrante le vecchie figure di pura meccanica e di solo elettrauto) doveva essere l’unica ammessa a partire da gennaio di quest’anno; la legge di bilancio 2018 (205/2017) ha però in-extremis prorogato di cinque anni l’obbligo, arrivando al 5 gennaio 2023.

Le imprese autoriparative italiane abilitate a una sola delle due professioni devono seguire degli specifici corsi di aggiornamento (esentati gli ultra 55enni) portandosi in regola con la nuova figura integrata alla scadenza, pena la sospensione dell’attività. Proprio questo punto forte, della sospensione, ha portato alcuni enti a farsi voce di chi avendo difficoltà, specialmente in alcune regioni, necessitava di maggiore tempo. Sono ancora infatti molti i luoghi dove devono essere istituiti i corsi necessari agli autoriparatori di zona per adeguarsi ai requisiti tecnico-professionali di meccatronico, cui possono essere interessanti potenzialmente anche gommisti e carrozzieri. Si stima che in tutt’Italia sarà un totale di circa 20-25 mila imprese interessate a questo passaggio.