• 6 Gennaio 2025 10:28

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Auto nuove, il prezzo medio cresce ancora sul mercato italiano

Gen 4, 2025

Per un automobilista medio cambiare auto sta diventando quasi un miraggio. Per molti italiani è diventato già complicato arrivare a fine mese, figurarsi mettersi così tanti soldi da parte da poter affrontare l’acquisto di un nuovo modello. Se sino a qualche tempo fa si puntava il dito contro le nuove auto elettriche, nel 2025 anche le vetture con motori tradizionali hanno visto crescere il loro prezzo sino a diventare proibitive per la middle class.

Le famiglie e le imprese italiane hanno investito più di 47 miliardi di euro per l’immatricolazione di nuove auto nel 2024. L’inflazione ha portato al dato record. Le stime preliminari del Centro Studi Fleet&Mobility, basate sui dati ufficiali delle immatricolazioni forniti da DataForce, mettono in risalto un aumento del 3% rispetto allo scorso anno. I volumi complessivi sono diminuiti dell’1%, con 1.576.000 mezzi immatricolati. Si vendono meno auto ma con costi medi rincarati.

I prezzi medi delle auto nel 2024

Perché le vetture sono sempre più care? L’aumento della spesa è, principalmente, determinato dai rincari dei prezzi unitari, che sono cresciuti mediamente a 30.000 euro, oltre mille euro in più rispetto al 2023. In questo scenario proibitivo a crescere sono soltanto gli acquisti privati, mentre il noleggio a lungo termine appare in forte diminuzione. Sono aumentate le vendite delle vetture a chilometro zero e dei noleggi tramite rent-a-car.

Secondo il parere del direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, Pier Luigi Del Viscovo, gli italiani non hanno mai dovuto affrontare un esborso così importante per l’acquisto di un’auto nuova. Tutti i principali costruttori stanno rendendo le gamme sempre meno accessibili e non sembrano esserci i presupposti per una retromarcia. Per il direttore Pier Luigi Del Viscovo, come riportato su Quattroruote.it, gli italiani non hanno mai destinato “così tanti soldi all’acquisto di auto nuove, segno che la domanda c’è. Certo, un mercato meno ‘popolare’ rispetto al passato. L’auto torna a essere una spesa importante, magari da tenere più a lungo, ma questo non è necessariamente un male. Con questo posizionamento voluto dall’industria è una fantasia pensare che possano tornare i volumi pre-Covid: in economia, quando i prezzi salgono i volumi scendono“.

Auto nuove, un lusso per pochi

Il car market nostrano si è adeguato ad un panorama molto più selettivo. I dati ufficiali delle immatricolazioni fornite da DataForce e create grazie al supporto di EVO e di Texa-TMD, l’esborso totale risulta in aumento del 3%. Sono dati che fanno riflettere perché oramai persino il mercato dell’usato ha subito un netto rialzo. L’auto è tornata a essere una spesa importante e gli scenari sono neri in vista del 2025. In economia, quando i prezzi salgono i volumi scendono e lo scorso anno già si è chiuso in modo negativo per i principali costruttori europei.

Il crollo del noleggio a lungo termine, compensato dalle vendite di più km 0 e maggiori acquisti del rent-a-car, stanno stravolgendo gli scenari. Il parco auto italiano, tra i più vetusti d’Europa, con queste premesse non verrà rinnovato. Inoltre, dal 2035, salvo dietrofront in Unione Europea dovrebbero essere immesse sul mercato solo auto elettriche. In molti, dati anche i prezzi record, preferiranno tenersi strette le care vecchie auto con motori termici per poi decidere tra anni se varrà la pena investire su un veicolo a zero emissioni.

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