Elon Musk è stato uno dei principali sostenitori (non solo economicamente) di Donald Trump nel corso della campagna elettorale che ha permesso all’imprenditore americano di essere eletto per la seconda volta Presidente degli Stati Uniti. Nel corso dei mesi, Musk ha supportato vari progetti di riforma da parte di Trump che punta a introdurre diverse novità nel corso dei prossimi mesi per l’economia americana.
Una delle prime mosse di Trump, però, potrebbe andare contro Tesla e, quindi, contro gli interessi di Musk (almeno per quanto riguarda la sua attività imprenditoriale). L’amministrazione Trump, tra i primi provvedimenti, potrebbe eliminare il programma di crediti fiscali per l’acquisto di auto elettriche, fortemente voluto da Biden. Questo programma consente a chi acquista un’auto elettrica, che rientra nei requisiti previsti dalla normativa, di ottenere un credito fiscale fino a 7.500 euro. Si tratta di incentivi molto importanti, che stanno contribuendo alla crescita del settore delle auto elettriche a stelle e strisce.
Musk è favorevole?
La notizia in merito alle intenzioni di Trump per il settore auto è stata riportata da alcune fonti americane e, per ora, non è stata confermata ufficialmente. L’aspetto più interessante della questione è rappresentato, però, dal parere di Elon Musk, che intanto sta beneficiando dell’effetto della vittoria di Trump sulle azioni di Tesla. Stando a quanto riportato da Reuters, infatti, il numero uno di Tesla sarebbe favorevole all’iniziativa, nonostante le auto dell’azienda americana siano compatibili con gli incentivi voluti dall’amministrazione Biden. Il motivo della posizione assunta da Musk sarebbe da ricercare anche in una strategia ben precisa.
Il taglio agli incentivi danneggerebbe i concorrenti di Tesla in modo molto più significativo rispetto a quanto Tesla verrebbe danneggiata. Di fatto, l’azienda americana registrerebbe danni ridotti dal taglio degli incentivi che, invece, andrebbero a creare non pochi problemi alle strategie di crescita delle aziende concorrenti, che stanno guadagnando terreno negli USA. La posizione di Musk, quindi, sarebbe calcolata nei minimi dettagli e potrebbe essere confermata già nel corso delle prossime settimana, magari con un post sul “suo” social network X.
Bisogna sottolineare che la quota di mercato di Tesla nel settore delle elettriche è in calo negli USA, proprio per via di un’offerta sempre più articolata da parte dei costruttori concorrenti. Nel corso del primo semestre del 2023, infatti, Tesla aveva un market share del 58%. Il primo semestre del 2024, invece, si è chiuso con un market share del 51% oltre che con una riduzione del totale di unità vendute (da 324 mila a 299 mila). Anche le posizioni politiche di Musk e il suo ruolo attivo nella campagna elettorale potrebbero influenzare i risultati di Tesla sul mercato americano.
I costruttori chiedono incentivi
Lo scorso 15 ottobre, quindi prima delle elezioni, l’Alliance for Automotive Innovation, che racchiude vari costruttori, ha invitato una lettera al Congresso americano con una richiesta ben precisa. I produttori di auto chiedono di mantenere i crediti di imposta che sono stati definiti “essenziali” per sostenere la produzione di auto negli Stati Uniti oltre che la crescita delle auto elettriche. Bisognerà attendere i prossimi mesi per scoprire quali saranno le mosse di Trump che, come già ampiamente anticipato in campagna elettorale, intende effettuare diverse modifiche ai provvedimenti dell’amministrazione Biden.