Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un pesante cambiamento nel mondo delle auto. Dopo anni di quasi duopolio tra benzina e diesel, è arrivato il terzo incomodo dell’elettrico. I continui problemi climatici del nostro pianeta hanno spinto diversi Governi a porre un freno alla vendita dei motori endotermici puntando proprio sulle BEV che, dati alla mano, non producono emissioni di anidride carbonica.
L’Europa ad esempio si è posta come obiettivo quello di arrivare, entro il 2035, a vendere solo auto ad emissioni zero. Purtroppo però vuoi l’inaspettata pandemia, vuoi una certa resistenza degli automobilisti nei confronti della nuova tecnologia e vuoi soprattutto un prezzo più alto di quest’ultima, l’intera industria dell’auto è andata in crisi. Se da un lato, infatti, sono stati investiti miliardi di euro per sviluppare auto elettriche più efficienti, dall’altro non c’è stato un ritorno economico in fatto di vendite.
Marcia indietro per gli USA
La politica però si sa è volubile e si piega al volere del Governo di turno. Per questo motivo c’era grande attesa per l’elezione del nuovo Presidente degli USA. Il trionfo di Trump aveva fatto presagire aria di cambiamento in tal senso. D’altronde l’americano si è sempre scagliato contro l’auto elettrica (nonostante fosse sostenuto dal re delle BEV Elon Musk).
Nella giornata del 20 gennaio, Trump è stato protagonista della sua seconda cerimonia d’insediamento al Campidoglio diventando il 47° Presidente degli Stati Uniti d’America. Durante questo evento ha nuovamente rimarcato le proprie intenzioni sul mondo delle auto: “Revocherò il mandato sulle elettriche, i cittadini americani potranno finalmente acquistare l’auto che vogliono. Tutto questo ci permetterà di salvaguardare l’industria dell’automobile e i suoi grandi lavoratori”.
Come stavano prima le cose e qual sarà il futuro
Il suo predecessore, Joe Biden, aveva di fatto approvato un ordine esecutivo che prevedeva la vendita del 50% di auto a zero emissioni entro il 2030. Il regolamento in questione riguardava anche l’investimento da parte degli USA nella costruzione delle infrastrutture adatte a sostenere l’arrivo di questi nuovi veicoli. Non è tutto però, perché l’America aveva previsto anche incentivi per dare un boost decisivo alla vendita di questo tipo di auto.
Vista la vastità del territorio americano si era optato per una linea più morbida rispetto a quella europea. All’interno delle auto “ammesse” erano state incluse anche le PHEV. A questo punto però, viste le parole di Trump, tutto potrebbe cambiare ancora. Non è escluso inoltre che le decisioni degli USA possano avere ripercussioni anche sul nostro Paese. Sappiamo, infatti, come da sempre l’UE sia sensibile ai cambiamenti americani.
Allo stesso tempo però, bisogna ammettere, che se da un lato riproporre le auto endotermiche potrebbe dare respiro ai costruttori, dall’altro potrebbe creare non pochi problemi a quelle Case automobilistiche che hanno già modificato completamente la propria filiera produttiva. D’altronde i programmi industriali non vengono fatti di certo un anno alla volta. Inoltre le parole di Trump per ora sono solo parole, bisognerà capire fattivamente in cosa consisterà questa modifica delle precedenti politiche attuate dall’amministrazione Biden. Infine, altro argomento che preoccupa non poco i costruttori europei e non solo, c’è la questione dazi. Tanto cara a Trump da tempo, potrebbe dare diversi grattacapi alle Case.