• 23 Novembre 2024 14:55

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Auto diesel Euro 4, come fare a verificarlo

Giu 1, 2024

Le auto Euro 4 alimentate a diesel rappresentano ancora oggi una quota non trascurabile del parco auto. Questi modelli, dotati di tecnologie per il controllo delle emissioni inquinanti, non soddisfano più gli standard ambientali. Ecco quindi che per i possessori di una vettura di questo tipo è importante sapere come verificare se rientra nella categoria Euro 4 ovvero controllare il tipo di omologazione in base alle direttive europee a cui il veicolo aderisce.

Le auto diesel Euro 4, in particolare, sono soggette a restrizioni severe. A partire dal 2022, molte regioni italiane hanno introdotto divieti di circolazione per questi veicoli come parte delle misure antismog. Questi provvedimenti mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico, incentivando l’uso di auto con motori a combustione meno inquinanti o favorendo la transizione verso soluzioni più sostenibili, come i veicoli elettrici e ibridi.

Qual è il significato delle auto diesel Euro 4

Le auto diesel Euro 4, introdotte nell’Unione europea dal 2006, sono state progettate per rispondere agli standard relativi alle emissioni di inquinanti, misurati in microgrammi per metro cubo. Questi limiti sono stati stabiliti per limitare l’impatto dello smog sulla base delle ricerche sulla qualità dell’aria. Le normative applicate a questi veicoli mirano a ridurre le emissioni.

Uno degli aspetti più rilevanti delle auto diesel Euro 4 è l’introduzione del filtro anti-particolato. Questo dispositivo, obbligatorio per i veicoli diesel di questa categoria e in uso da oltre due decenni in Europa, gioca un ruolo centrale nel post-trattamento dei gas di scarico. Il Fap lavora per filtrare, raccogliere e bruciare le particelle accumulate, diminuendo così le emissioni di sostanze particolarmente inquinanti.

Per quanto riguarda i limiti specifici, le auto diesel Euro 4 devono emettere:

meno di 0,5 grammi di anidride carbonica per chilometro;
meno di 0,25 grammi di ossidi d’azoto per chilometro;
meno di 0,025 grammi di particolato per chilometro.

In confronto, le auto a benzina Euro 4 devono mantenere emissioni inferiori a un grammo di CO2 per chilometro e 0,08 grammi di ossidi d’azoto per chilometro. Queste misure, pensate per tutelare la salute pubblica e l’ambiente, sottolineano l’importanza di adottare tecnologie avanzate nel settore automobilistico e di evolvere verso veicoli sempre più puliti e efficienti.

Come conoscere la classe ambientale del proprio veicolo

Determinare la classe ambientale del proprio veicolo è fondamentale per comprendere le restrizioni alla circolazione e le normative ambientali applicabili. Gli automobilisti che possiedono un’auto diesel Euro 4 possono verificare la classe ambientale attraverso il libretto della vettura.

Nella carta di circolazione, l’omologazione è indicata nel riquadro 2 nei documenti più vecchi, e alla voce V.9 del riquadro 2 nei documenti più recenti, spesso con dettagli aggiuntivi nel riquadro 3. Oltre alla verifica manuale, esiste un metodo digitale tramite il Portale dell’automobilista, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Questa piattaforma online permette ai proprietari di auto di inserire la targa del veicolo e accedere immediatamente ai dati relativi alla classe ambientale Euro, oltre a informazioni sulle emissioni di CO2 del veicolo. Questa guida offre ai proprietari di auto diesel Euro 4 uno strumento per navigare le normative in vigore e per pianificare l’utilizzo del proprio veicolo in rispetto delle leggi ambientali attuali.

Auto diesel Euro 4, quali sono

Le auto diesel Euro 4, immatricolate tra il primo gennaio 2006 e il 2009, rappresentavano uno step per la riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento atmosferico urbano. Questi veicoli sono evoluti rispetto ai modelli Euro 3, aderendo a standard più stringenti per minimizzare l’impatto ambientale.

La certificazione Euro 4 di un veicolo si basa sul rispetto di specifiche direttive comunitarie, dettagliate nella carta di circolazione del veicolo, precisamente nel riquadro 2 al rigo V9. Tra le direttive principali che definiscono gli standard Euro 4 troviamo:

Direttiva 98/69 CE B;
Direttiva 98/77 CE rif. 98/69 CE B;
Direttiva 1999/96 CE B;
Direttiva 1999/102 CE rif. 98/69 CE B;
Direttiva 2001/1 CE rif. 98/69 CE B;
Direttiva 2001/27 CE B;
Direttiva 2001/100 CE B;
Direttiva 2002/80 CE B;
Direttiva 2003/76 CE B.

Queste normative sono state progettate per assicurare che i veicoli prodotti e immessi sul mercato durante questi anni contribuissero alla riduzione delle emissioni. I proprietari di auto diesel Euro 4 devono essere consapevoli di queste direttive, poiché influenzano le regolamentazioni locali sulla circolazione e possono determinare l’accessibilità a determinate zone urbane, specialmente quelle a bassa emissione.

Le auto Euro 5

Dal primo gennaio 2011, tutte le vetture immatricolate rientrano nella categoria Euro 5, anche se l’omologazione di alcuni modelli è iniziata già dal primo settembre 2009. Questa transizione ha segnato un passo in avanti nella riduzione delle emissioni di inquinanti, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’Unione europea.

Le auto classificate Euro 5 sono identificabili attraverso le direttive europee indicate nella carta di circolazione. Tra le principali che regolamentano questa categoria, troviamo:

Direttiva 2005/55/CE B2;
Direttiva 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2;
Direttiva 1999/96/CE fase III;
Direttiva 2001/27/CE rif. 1999/96;
Direttiva 2005/78/CE rif. 2005/55 CE;
Direttiva 2006/81 CE rif. 2005/55 CE;
Regolamento 715/2007692/2008 (Euro 5 A e Euro 5 B);
Direttiva 2008/74/CE rif. 2005/55/CE.

Alcune di queste normative comprendono modifiche per un miglioramento ecologico nel segno dell’impegno nell’innovazione tecnologica per i dispositivi anti-particolato e altre soluzioni per ridurre l’impatto ambientale.

Proprietari di auto diesel Euro 5 e potenziali acquirenti dovrebbero essere a conoscenza di queste direttive poiché influenzano non solo la compatibilità ambientale, ma anche le restrizioni di circolazione in aree urbane popolate.

Le auto Euro 6

Le normative sulle emissioni per le auto immatricolate a partire da settembre 2015 cadono sotto la categoria Euro 6, che è l’evoluzione degli standard ambientali per i veicoli. Le varie sottocategorie di questa normativa, quali Euro 6A, Euro 6B, Euro 6C e Euro 6D-Temp, riflettono il progresso tecnologico e l’impegno verso una mobilità più sostenibile.

Le vetture Euro 6A, immatricolate da gennaio 2016, devono rispettare limiti di emissioni di CO2 fino a 0,5 g/km per i diesel e 1 g/km per i benzina. Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) sono fissate a 0,080 g/km per i diesel e a 0,060 g/km per i benzina, mentre le particelle (PM) non devono superare gli 0,005 g/km per entrambi.

Euro 6B stringe ulteriormente questi requisiti, riducendo il limite di PM a 0,0045 g/km per diesel e benzina.

La categoria Euro 6C, obbligatoria da settembre 2018, stabilisce un nuovo standard per le emissioni di particolato delle auto a benzina, con un limite pari a 6×1011 particelle per km, misurate attraverso il nuovo ciclo di test WLTP.

L’omologazione Euro 6D-Temp si basa sui test del ciclo WLTC, parte della procedura WLTP, e sull’analisi RDE, sostituendo il precedente standard NEDC.

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