• 15 Dicembre 2025 8:29

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Auto a noleggio per le vacanze, le clausole da conoscere prima di firmare

Dic 15, 2025

Il contratto delle auto a noleggio per le vacanze è quell’insieme fitto di clausole, definizioni, condizioni generali e particolari che molti clienti firmano senza leggere davvero. Il contratto disciplina la durata del noleggio, la categoria del veicolo, il prezzo base, le tasse, le coperture assicurative, le franchigie, le penali per ritardi, le regole sul chilometraggio, sulla riconsegna, sui danni, sui furti, sulle multe, sugli accessori e anche chi è autorizzato a toccare il volante.

Negli ultimi anni la Commissione europea e le autorità nazionali di tutela dei consumatori hanno spinto gli operatori del settore a rendere più trasparenti le condizioni ovvero a indicare cosa è compreso nel prezzo, quali coperture sono comprese, quali supplementi sono obbligatori e come viene gestito il carburante. Le indagini hanno infatti portato più volte a correzioni di pratiche commerciali scorrette su addebiti non sufficientemente spiegati con chiarezza e su clausole squilibrate a sfavore del cliente.

Tra franchigia, CDW, Kasko e danni

Il cuore economico del contratto è la parte che riguarda i danni al veicolo e il furto. Quasi tutti i noleggi prevedono, nel prezzo base, una combinazione di CDW (Collision Damage Waiver) e TP (Theft Protection) ovvero limitazioni della responsabilità del cliente in caso di urto e di furto. Tradotto: in caso di incidente o furto non chiedono il valore intero dell’auto, ma addebitano fino a una certa franchigia, cioè una soglia massima a carico dell’automobilista.

La CDW riduce l’importo massimo da pagare ma non elimina il rischio. Da qui nasce tutta la famiglia di prodotti aggiuntivi che ti vengono offerti al banco come Super CDW, Zero Excess, Full Protection e Kasko integrale. L’obiettivo è abbattere o azzerare la franchigia danni e a volte quella furto, spostando quasi tutto il rischio sul noleggiatore, in cambio però di un sovrapprezzo giornaliero.

Qui entra in gioco un secondo livello di complessità: le esclusioni di copertura. Molte condizioni generali escludono dalla protezione full i danni a pneumatici, cerchi, vetri, tetto, sottoscocca e interni, oltre a quelli derivanti da guida in stato di ebbrezza, uso in strade non autorizzate, comportamenti gravemente imprudenti. Significa che si può acquistare un’estensione zero franchigia e scoprire che la gomma squarciata è fuori copertura e che il costo è a proprio carico.

Un altro tassello da conoscere è la distinzione fra danni diretti al veicolo e responsabilità verso terzi. L’auto a noleggio deve circolare con una polizza di Responsabilità civile conforme alla normativa del Paese di immatricolazione e con massimali adeguati agli standard europei. Questa copertura tutela i danni causati a persone e cose di terzi, non quelli alla vettura presa a noleggio. Per i danni al veicolo entrano in gioco CDW, franchigia e coperture opzionali. In alcuni Paesi, o su certi contratti, vengono proposte polizze come la SLI (Supplemental Liability Insurance) per aumentare i massimali della Rc auto verso terzi.

Alcune carte di credito premium, polizze viaggio e piattaforme di prenotazione offrono coperture separate di rimborso franchigia. In pratica se si fa un danno e il noleggiatore addebita la franchigia, si può chiederne il rimborso all’assicurazione collegata alla carta o al servizio.

Chilometri, carburante e tempi

Il secondo grande blocco contrattuale riguarda chilometraggio, politica carburante e tempi di riconsegna.

La prima voce da guardare è il chilometraggio incluso. Le offerte più a misura di vacanza propongono chilometraggio illimitato a costi più alti, ma non è una regola universale. Alcuni contratti prevedono pacchetti con un tetto giornaliero oppure un limite sul periodo, superato il quale ogni chilometro extra viene addebitato a una tariffa già stabilita.

La seconda variabile è la politica carburante, uno dei terreni classici di incomprensione. La formula più comprensibile è il cosiddetto pieno-pieno: si ritira l’auto con il serbatoio pieno e bisogna restituirla piena: ogni litro mancante viene addebitato e alcune volte anche con una commissione di rifornimento. Per evitare contestazioni, conviene fare il pieno il più vicino possibile all’agenzia e conservare lo scontrino. Più insidiosa è la formula pieno-vuoto o acquisto anticipato del carburante. SI paga subito un pieno a un prezzo deciso dal noleggiatore e si può restituire l’auto anche con il serbatoio quasi vuoto.

Terzo elemento: orari di ritiro e riconsegna. Il contratto indica una data e un’ora precise per la restituzione e specifica una franchigia temporale minima. Oltre quella soglia viene addebitato un giorno in più di noleggio, anche se il ritardo è minimo.

Si aggiunge poi il tema della riconsegna fuori orario. Molte agenzie consentono di lasciare l’auto in parcheggi convenzionati, infilare le chiavi in una drop box e andare via, soprattutto negli aeroporti. Comodo, certo, ma nel contratto c’è scritto che il veicolo resta a proprio rischio fino al momento in cui il personale effettuerà il primo controllo. Se durante quella finestra viene riscontrato un danno o nel peggiore dei casi, un furto, la compagnia può contestare che l’evento è avvenuto mentre il cliente era ancora responsabile. Il suggerimento è documentare l’auto al momento della riconsegna con foto dettagliate e video, mostrando carrozzeria, interni, cruscotto e livello carburante.

Deposito cauzionale, carta di credito e addebiti

Quasi tutti i noleggiatori richiedono una carta di credito intestata al conducente principale sulla quale viene applicata una pre-autorizzazione. Questo blocco può equivalere alla franchigia danni, alla franchigia furto, a una stima del carburante e a volte a una cifra forfettaria per extra e incognite.

Il contratto spiega in teoria quando questo importo viene solo sbloccato e quando può trasformarsi in addebito effettivo. Se si riconsegna il veicolo senza danni con il pieno e senza contestazioni il blocco decade e la somma torna disponibile. Se invece vengono accertati danni, pieno mancante o altri oneri, il noleggiatore può prelevare quanto dovuto fino al tetto della franchigia o delle somme previste.

C’è poi il capitolo delle multe e dei pedaggi non pagati. Se, durante il periodo di noleggio si viene immortalati da un autovelox, si entra in una ZTL senza autorizzazione o si salta un casello senza copertura Telepass, la sanzione viene recapitata al proprietario del veicolo, cioè all’azienda di noleggio. Il contratto prevede quasi sempre che il noleggiatore possa comunicare i dati del cliente all’autorità e addebitare una commissione di gestione pratica che può variare da una decina a diverse decine di euro per ciascun verbale, oltre all’importo della multa che si riceve dalla pubblica amministrazione. Significa che anche mesi dopo la vacanza si possono trovare addebiti legati a infrazioni commesse all’estero o in altre città.

Infine, gli optional: seggiolini per bambini, navigatore satellitare, catene da neve, portabici, Wi-Fi portatile. Tutti servizi legittimi, ma con tariffe giornaliere che diventano robuste con lo scorrere del tempo.

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