MILANO – La grana da 23 miliardi di euro rischia di trasformarsi in una realtà: a tanto ammonta la clausola di salvaguardia che farà scattare aumenti Iva dal prossimo anno, a meno di trovare pari risorse per ‘disinnescarlà con la prossima legge di Bilancio. Una partita che impegnerà il governo – quale? viene da chiedersi – tra estate e autunno e dagli esiti quanto mai incerti.
Che una forma di incremento possa scattare ormai non è più un tabù. Ma dalla Cgia di Mestre arriva un alert: se l’incremento delle aliquote Iva non verrà disinnescato, oltre ai pesanti effetti recessivi sull’economia, “l’Italia rischia anche un forte aumento dell’evasione”. “Il possibile aumento di 3 punti percentuali dell’aliquota ridotta e di 3,2 di quella ordinaria – spiega l’associazione artigiana – interesserebbe anche i servizi di manutenzione e di riparazione, gli onorari dei liberi professionisti e le ristrutturazioni edilizie. Con questo aumento d’imposta, di fatto molti clienti finali sarebbero “spinti” a non pagarla affatto, evitando di richiedere al prestatore del servizio la fattura o la ricevuta fiscale”.
Rank | Nazioni | Aliquota super ridotta (%) | Aliquota ridotta (%) | Aliquota ordinaria (%) |
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1 | Grecia | – | 6 e 13 | 24 |
2 | Finlandia | – | 10 e 14 | 24 |
3 | Irlanda | 4,8 | 9 e 13,5 | 23 |
4 | Portogallo | – | 6 e 13 | 23 |
5 | Italia | 4 | 5 e 10 | 22 |
6 | Slovenia | – | 9,5 | 22 |
7 | Belgio | – | 6 e 12 | 21 |
8 | Spagna | 4 | 10 | 21 |
9 | Lettonia | – | 12 | 21 |
10 | Lituania | – | 5 e 9 | 21 |
11 | Paesi Bassi | – | 6 | 21 |
12 | Estonia | – | 9 | 20 |
13 | Francia | 2,1 | 5,5 e 10 | 20 |
14 | Austria | – | 10 e 13 | 20 |
15 | Slovacchia | – | 10 | 20 |
16 | Germania | – | 7 | 19 |
17 | Cipro | – | 5 e 9 | 19 |
18 | Malta | – | 5 e 7 | 18 |
19 | Lussemburgo | 3 | 8 | 17 |
Elaborazione Ufficio studi CGIA
L’infedeltà fiscale sottrae alle casse dello Stato una cifra stimata in 113 miliardi di euro all’anno. “Proprio perché siamo in piena campagna elettorale – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo – Di Maio e Salvini non possono limitarsi ad affermare che l’Iva non aumenterà. Devono dirci anche dove troveranno le risorse per evitare l’incremento d’imposta. Diversamente, i loro impegni non appaiono credibili, avvalorando così la tesi di coloro che prevedono una stangata fiscale a partire dall’inizio del 2020”.
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio studi della Cgia Cgia, un aumento di un punto dell’aliquota ridotta (attualmente al 10%) costerebbe agli italiani circa 2,9 miliardi di euro, e quella ordinaria circa 4,4. Non è da escludere che dei 23,1 miliardi di potenziale aumento (di cui 22,6 di Iva, più ulteriori 400 milioni delle accise sui carburanti), l’esecutivo sia in grado di sterilizzarne solo una parte.