Oggi sar reso noto il dato definitivo, ma si possono gi avere anticipazioni sulle bollette di luce e gas: a Capodanno la corrente potrebbe rincarare del 2,5% ma, attenzione, il metano potrebbe crescere addirittura del 5%. Sono stime, sono previsioni di uno dei pi accreditati economisti dell’energia, Davide Tabarelli presidente di Nomisma Energia.
Oggi l’Autorit dell’energia dar il dato definitivo, che con ogni probabilit confermer il rincaro pronosticato ieri da Tabarelli durante un’intervista radiofonica.
Otto delibere
Di sicuro ieri l’Autorit dell’energia, l’istituzione che ogni tre mesi aggiorna le tariffe di luce e gas secondo gli andamenti del mercato, ha deciso ben otto delibere che fanno immaginare aumenti consistenti. Nuova disciplina delle imprese a forte consumo di energia elettrica, Riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per le utenze non domestiche, Copertura degli oneri generali, Variazione dell’elemento a copertura dei costi di approvvigionamento, Reintegrazione dei costi relativa all’impianto Brindisi Sud sono alcuni dei temi delle delibere di ieri che fanno presagire la mazzata sulle bollette pronosticata dall’economista Tabarelli.
Le nuove tariffe varranno dal 1 gennaio fino al 31 marzo; l’aggiornamento successivo avverr il 1 aprile.
Secondo Tabarelli le bollette sentiranno l’impatto delle tensioni sul mercato internazionale a fronte di una domanda di energia elettrica e di gas che in buona ripresa.
Gli effetti del petrolio
Anche per il petrolio, i cui andamenti hanno effetti sui mercati di luce e gas, ci si attendono prezzi in rialzo dopo la riconferma dei tagli alla produzione di greggio decisa dall’Opec e i problemi di approvvigionamento come l’attentato dell’altro giorno a un oleodotto libico. La domanda di petrolio in continua crescita — parole di Tabarelli — e quest’anno raggiungeremo il nuovo picco storico di 100 milioni di barili al giorno e se quotazioni a 100 dollari al barile sono ancora molto lontane, non impossibile che si possano rivedere quei livelli.
Un fondo rotativo
Nel frattempo il ministri dello Sviluppo economico (Carlo Calenda) e dell’Ambiente (Gian Luca Galletti), con il concerto dell’Economia (Pier Carlo Padoan), hanno firmato il decreto di costituzione del Fondo per l’efficienza energetica.
Il decreto ora all’esame finale della Corte dei conti.
Il provvedimento vuole favorire il finanziamento di interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dall’amministrazione pubblica su edifici, impianti di teleriscaldamento e processi produttivi.
Il fondo sar gestito da Invitalia, ha natura rotativa e offrir garanzie e finanziamenti a tasso agevolato promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati – afferma lo Sviluppo economico – sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.
All’inizio il fondo potr contare su 150 milioni resi disponibili dal ministero dello Sviluppo, il quale ogni anno aggiunger altri 35 milioni nel triennio 2018-2020. Inoltre il fondo sar alimentato con finanziamenti messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente. (j.g.)
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