L’acquisto di un’auto, sia nuova che usata, rappresenta un investimento significativo e una decisione importante da affrontare. Tuttavia, il percorso per trovare l’auto perfetta può essere minato da insidie e truffe che possono costare caro all’acquirente ignaro. È fondamentale essere consapevoli dei rischi e adottare le giuste precauzioni per proteggere il proprio denaro e assicurarsi un acquisto sicuro.
Contachilometri manomesso, un classico sempre diffuso
Una delle truffe più diffuse è la manomissione del contachilometri. Ridurre il numero di chilometri percorsi aumenta artificialmente il valore dell’auto, permettendo al venditore di realizzare un profitto illecito. Questa pratica, oltre ad essere illegale e penalmente perseguibile, inganna l’acquirente sulle reali condizioni del veicolo.
Come smascherare la truffa:
esaminare attentamente l’usura dell’auto: controllare lo stato dei sedili, del volante, dei pedali e di altri componenti interni può rivelare incongruenze con il chilometraggio dichiarato;
verificare lo storico dei tagliandi e delle riparazioni: la presenza di un registro di manutenzione regolare è un buon segno, ma è importante verificarne l’autenticità;
consultare il portale dell’automobilista: questo sito web permette di verificare le revisioni effettuate e il chilometraggio registrato in tali occasioni;
richiedere un report sullo storico del veicolo: servizi online a pagamento come CarVertical, Carfax, autoDNA, Vincario e Cebia forniscono informazioni dettagliate sulla storia dell’auto, inclusi eventuali discrepanze chilometriche.
Danni nascosti: quando l’apparenza inganna
Un’auto può apparire in perfette condizioni estetiche, ma nascondere danni strutturali derivanti da incidenti gravi. Riparazioni superficiali possono mascherare problemi che compromettono la sicurezza del veicolo.
Come scoprire i danni nascosti:
richiedere un report sullo storico del veicolo: questo documento può rivelare eventuali incidenti subiti dall’auto;
consultare il proprio assicuratore: se disponibile, l’assicuratore può verificare nelle banche dati se l’auto ha subito incidenti.
Falsi report e documentazione inattendibile
Diffidare dei report sullo storico forniti direttamente dal venditore. È sempre consigliabile generare autonomamente un report da una fonte indipendente per evitare che informazioni importanti siano state omesse. Inoltre, è bene prestare attenzione agli annunci con prezzi eccessivamente vantaggiosi. Spesso, questi annunci sono utilizzati per attirare potenziali vittime e richiedere pagamenti anticipati per auto che si trovano in luoghi remoti. Una volta ricevuto il denaro, i truffatori scompaiono.
Come proteggersi:
verificare l’esistenza dell’auto: prima di effettuare qualsiasi pagamento, assicurarsi che l’auto sia reale e disponibile per la visione;
non inviare denaro a sconosciuti: evitare di pagare in anticipo, soprattutto se il venditore mette fretta o racconta storie di altri acquirenti interessati.
Falsi siti web
I truffatori creano falsi siti web di concessionarie automobilistiche, copiando i portali di marchi noti, per pubblicare annunci allettanti. Anche in questo caso, l’obiettivo è indurre l’acquirente a effettuare un pagamento anticipato.
Come riconoscerli:
verificare l’autenticità del sito web: controllare l’indirizzo web, la presenza di errori grammaticali e la qualità generale del sito;
diffidare delle offerte troppo vantaggiose: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è.
Auto importate, Taxi e auto a noleggio: conoscere la provenienza
L’importazione di auto dall’estero è legale, ma può essere sfruttata per nascondere danni o manomettere il contachilometri. Allo stesso modo, le auto provenienti da servizi di car sharing o utilizzate come taxi possono presentare un’usura maggiore rispetto alle auto private. È fondamentale che il venditore dichiari l’utilizzo pregresso del veicolo.
Veicoli rubati: un rischio da non sottovalutare
Un’auto rubata può finire tra gli annunci di vendita. Acquistare un’auto rubata comporta la perdita del veicolo e difficoltà nel recupero del denaro. I truffatori spesso richiedono pagamenti difficilmente tracciabili come contanti (oltre il limite consentito dalla legge), ricariche PostePay o servizi come Western Union. Diffidare da queste richieste e preferire modalità di pagamento sicure e tracciabili come il bonifico bancario istantaneo. Prestare attenzione anche agli assegni circolari e verificarne la regolarità presso la propria banca.