Il sistema di frenata automatica di emergenza del tir Scania coinvolto nell‘attacco terroristico occorso a Berlino il 19 dicembre scorso avrebbe fermato la corsa del mezzo nel giro di 80 metri: lo riferiscono diversi media tedeschi, tra cui il quotidiano Süddeutsche Zeitung. Se questo dispositivo non si fosse attivato, il bilancio della strage sarebbe potuto essere decisamente peggiore.
A rivelare il ruolo del sistema di frenata automatica nella strage sono state fonti diplomatiche berlinesi: sarebbe questa la conclusione tratta dagli inquirenti che stanno lavorando sotto la direzione della procura generale per chiarire la dinamica dell’attacco terroristico, rivendicato dall’Isis.
Dal 2012, tutti i tir immatricolati in Europa dal peso superiore a 3.500 kg devono essere dotati per legge del sistema di frenata automatica di emergenza.
Il bilancio dell’attentato di Berlino ammonta a 48 feriti e 12 morti, tra cui la giovane italiana Fabrizia Di Lorenzo. L’attentatore, il tunisino Anis Amri, 24 anni, è stato ucciso il 23 dicembre a Sesto San Giovanni, vicino a Milano. Amri aveva sottratto il tir al controllo del camionista polacco Lukazs Urban, trovato senza vita sul mezzo dopo l’attacco.