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Attentato Berlino, la frenata automatica ha evitato una strage peggiore

Dic 29, 2016
Attentato Berlino, la frenata automatica ha evitato una strage peggiore

Il sistema di frenata automatica di emergenza del tir Scania coinvolto nell‘attacco terroristico occorso a Berlino il 19 dicembre scorso avrebbe fermato la corsa del mezzo nel giro di 80 metri: lo riferiscono diversi media tedeschi, tra cui il quotidiano Süddeutsche Zeitung. Se questo dispositivo non si fosse attivato, il bilancio della strage sarebbe potuto essere decisamente peggiore.

A rivelare il ruolo del sistema di frenata automatica nella strage sono state fonti diplomatiche berlinesi: sarebbe questa la conclusione tratta dagli inquirenti che stanno lavorando sotto la direzione della procura generale per chiarire la dinamica dell’attacco terroristico, rivendicato dall’Isis.

Dal 2012, tutti i tir immatricolati in Europa dal peso superiore a 3.500 kg devono essere dotati per legge del sistema di frenata automatica di emergenza.

Il bilancio dell’attentato di Berlino ammonta a 48 feriti e 12 morti, tra cui la giovane italiana Fabrizia Di Lorenzo. L’attentatore, il tunisino Anis Amri, 24 anni, è stato ucciso il 23 dicembre a Sesto San Giovanni, vicino a Milano. Amri aveva sottratto il tir al controllo del camionista polacco Lukazs Urban, trovato senza vita sul mezzo dopo l’attacco.

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