Attualita
23 marzo 2020
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Pubblichiamo la lettera inviata da Assonime al premier Conte e al ministro dell’Economia Gualtieri.
Prof. Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Roberto Gualtieri
Ministro dell’Economia e delle Finanze
ROMA
Roma, 22 marzo 2020
Gentile Signor Presidente del Consiglio, gentile Signor Ministro,
il decreto-legge n. 18/2020, che prevede una serie di misure a sostegno delle imprese volte ad attenuare l’impatto della crisi sul sistema economico, va nella giusta direzione.
L’intervento, tuttavia, appare inadeguato, nella dimensione e nelle modalità applicative, a far fronte alla drammatica crisi di liquidità che stanno affrontando le imprese italiane. Una crisi che, se non affrontata, può generare un rischio concreto di una catena di fallimenti in grado di minare la capacità produttiva del paese e la stessa stabilità del sistema finanziario. Oltre alla chiara insufficienza delle risorse complessivamente stanziate a copertura degli interventi, critiche appaiono anche le complesse modalità per accedere alla garanzia, la ridotta quota massima di copertura, soprattutto per i finanziamenti oggetto di moratoria, il limitato novero delle imprese che possono usufruire dei benefici.
Se si guarda alle iniziative analoghe assunte in Francia e Germania, si osserva una capacità di incidere molto maggiore, sia nella dimensione delle risorse, sia nell’estensione delle condizioni e dei beneficiari, pur in presenza di un impatto finora minore dell’emergenza sanitaria sul sistema economico. In particolare, le garanzie sono a prima richiesta, il tasso di copertura è al 90% e i potenziali beneficiari sono tutte le imprese, di ogni settore e dimensione.
Le istituzioni europee hanno adottato in questi giorni misure straordinarie per sostenere la liquidità delle imprese colpite dalla crisi connessa all’emergenza COVID-19. La Commissione europea ha assicurato che, nell’attuale contesto di grave turbamento dell’economia, applicherà temporaneamente criteri più flessibili nella valutazione degli aiuti di Stato, aprendo dunque ampi spazi per i sostegni alle imprese. La BCE ha reso disponibili ingenti risorse di liquidità, assicurando allo stesso tempo maggiore flessibilità alle banche per quanto riguarda la rischiosità dei crediti sostenuti da garanzia pubblica.
Il quadro europeo è quindi favorevole a un’azione decisa degli Stati membri volta a mitigare l’impatto economico della crisi.