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Assolto Arciere, il carabiniere che arrestò Totò Riina: “Non fu complice dei ladri nella Reggia di Stupinigi”

Dic 5, 2017

Era innocente Riccardo Ravera, uomo della squadra del capitano Ultimo nell’arresto di Totò Riina. Il maresciallo, nome in codice “Arciere”, non fu complice della banda di sinti specializzata in razzie di opere d’arte che rubarono alla Palazzina di caccia di Stupinigi, una delle regge sabaude alle porte di Torino, in una notte del febbraio 2004. La Corte d’Appello di Torino lo ha assolto dall’accusa di falso perché il fatto non sussiste: era la sola imputazione rimasta in piedi dopo che si è prescritto il favoreggiamento.

A scagionarlo è stato uno dei fratelli Decolombi, i sinti condannati per il furto, che ha reso dichiarazioni ai giudici in suo favore. Arciere era accusato di aver scritto una annotazione di servizio, nel pieno della trattativa per la restituzione della refurtiva, dove dichiarava il falso: che i mobili fossero in partenza verso i Paesi arabi, e che i ladri chiedevano 500mila euro per bloccare il viaggio. Dalla ricostruzione degli inquirenti risultò, invece, che era stato lui a offrire la ricompensa ai sinti. E secondo

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