AGI – Una lingua viva che si sviluppa e cambia ogni giorno. Parole che si aggiungono, accenti che si sbagliano. Una lingua scritta e una parlata che si mischiano contaminandosi, talvolta o forse troppo spesso verso il basso. Il viaggio nella lingua italiana, un vero “viaggio sentimentale” per gli appassionati del settore ma non solo, è stato al centro del convegno dal titolo ‘L’italiano parlato, oggi’ organizzato dalla Rai in collaborazione con l’Accademia nazionale dei Lincei in occasione della presentazione della nuova edizione multimediale del Dop, il Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana.
Che ora approderà su Raiuno a ‘L’Eredita” condotto da Flavio Insinna ‘in veste’ di notaio. Il Dop, un dizionario forse non troppo conosciuto dal grande pubblico, è una sorta di ‘oggetto di cultò invece per molti giornalisti televisivi e radiofonici, ma anche studenti, artisti, attori, che questo voluminoso libro dalla copertina blu hanno consultato in modo ‘spasmodicò nei decenni, alla ricerca della corretta pronuncia.
Le edizioni
La prima edizione risale al 1969, redatta da Bruno Migliorini, Carlo Tagliavini e Piero Fiorelli; successivamente riveduto, aggiornato e accresciuto sempre da Piero Fiorelli e Tommaso Francesco Borri. Nel 2008 esce la prima versione digitale, oggi nel 2023 esce la prima versione multimediale ideata e diretta da Renato Parascandolo, liberamente consultabile da tutti sul sito www.dizionario.rai.it. E non è detto che un domani tutto ciò approdi anche in una App a portata di mano sul cellulare.
“Il nuovo Dop è molto di più quanto il suo titolo indica” ha spiegato Parascandolo sottolineando che nei decenni si è trattato di un percorso non solo linguistico ma “di crescita e civile” e che “anche oggi contribuisce e può contribuire a renderci più italiani, più uniti”. Il professore linguista Fiorelli – tra i primi autori del Dop nel 1964 – il 21 aprile compirà 100 anni ed è ancora pienamente attivo: “Solo per dirvi dei dubbi di accentazione – ha raccontato – ne ho trovati più di mille”.
E poi ha aggiunto: “Oggi l’aiuto del sito è essenziale, una novità trovata dal dottor Parascandolo e che ha permesso al nuovo Dop, uscito a stampa nel 2010, di parlare con un pubblico più ampio. Anche l’orecchio vuole la sua parte e cosi’ le parole non sono solo trascritte ma sono fatte sentire anche dalla viva voce”. Basta cliccare sulla parola su cui si è in dubbio, per sentirla pronunciare nel modo giusto. Utile, quindi, anche per la gente comune perche’ oltre a spiegare la pronuncia corretta spiega anche le ragioni di quella pronuncia.
Francesco Tommaso Borri, tra gli autori del Dop, ha spiegato che “molte voci hanno un certo sviluppo e il Dop non si rifiuta di rispondere ma quando lo fa, lo fa sempre in modo critico spiegando cioe’ le ragioni del perche’ di quella pronuncia rispetto ad un’altra. Chi sfoglia il Dop dalla A alla Z, non trova solo notizie linguistiche ma fa anche un viaggio sentimentale, un viaggio interessante nella storia e nella geografia”.
Il debutto di Dop all’Eredità
Flavio Insinna, conduttore televisivo dell’Eredità, programma di punta di Rai1, inserirà all’interno del programma un gioco che chiamerà in causa proprio il Dop come se fosse un personaggio, una sorta di ‘notaio’ che dovrà certificare la correttezza della pronuncia di una parola o di una frase. “L’Eredita’ per me è l’occasione quotidiana per capire come va il paese. Il dubbio è per gli intelligenti, se avete i dubbi aprite il dizionario. Usiamola bene questa lingua” ha esortato.