AGI – Nel giorno in cui a Giovanni Toti viene notificata una nuova misura di custodia cautelare ai domiciliari, l’opposizione scende in piazza per diventare “un’alternativa”. Lo dice espressamente la leader del Pd, Elly Schlein che, insieme al presidente del M5S Giuseppe Conte e ai leader di Sinistra Italiana e Alleanza Verdi, rispettivamente Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, è riuscita a portare in piazza a Genova oltre 2 mila persone. Militanti, semplici cittadini che, a pochi passi dal palazzo della Regione, hanno chiesto di “togliere la Liguria dai domiciliari a cui Toti la sta condannando”, dicono i “big” dal palco.
Gli fanno eco in piazza i partecipanti al sit in con cori, applausi e striscioni, molti dei quali inequivocabili: “La Regione Liguria è bloccata – recita uno – Il presidente Toti abbia il pudore di farsi da parte”, mentre un altro definisce il governatore “utile, ma non indispensabile: Toti, dimettiti”.
Il cosiddetto “campo largo” chiede, insieme a comitati e associazioni, di tornare subito al voto. ‘Liguria, diritto al futuro’ non a caso è lo slogan che campeggia sul palco. Il senso dell’iniziativa non è solo chiedere al governatore un passo indietro, ma anche costruire da qui un nuovo progetto per la regione, “in cui a tenerci insieme non devono essere i ‘contro’ ma i ‘per’; un progetto condiviso che non permetta più alla destra di tenere in ostaggio questa terra” dice Schlein.