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Arresto Battisti, Camere Penali: esposto in procura per il video di Bonafede

Gen 16, 2019

ROMA. Il video con lo sbarco show a Ciampino dell’ex latitante in fuga Cesare Battisti, divulgato dal trionfante ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sta creando notevole imbarazzo tra i poliziotti perché mostra in volto anche agenti che non dovrebbero mai apparire. Osservando il video, diversi siti di informazione hanno messo in evidenza il comportamento in particolare di un agente che, accorgendosi della telecamera che si gira verso di lui, si copre il volto con una sciarpa, ipotizzando si trattasse di un agente sotto copertura.

La Camera Penale di Roma ha annunciato che presenterà un esposto in procura. Il video, pubblicato ieri dal profilo Facebook del ministro, riprende infatti le varie fasi dell’arrivo di Cesare Battisti comprese le procedure di fotosegnalamento effettuato negli uffici della Questura della Capitale, e quelle relative alle impronte digitali.

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Durissimo anche il Garante nazionale dei detenuti, che “confida, sulla base della più volte affermata volontà del ministro della Giustizia del pieno rispetto della dignità di ogni persona, che si provvederà a rimuovere tali video”, e ricorda che “epiteti, frasi e immagini che puntano ad acquisire consenso attraverso il ricorso a un linguaggio del tutto estraneo a quello del costituente, finiscono per consolidare una cultura di disgregazione sociale e di tensione di cui il Paese non ha certamente bisogno”.

La vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, ha già depositato un’interrogazione al governo chiedendo “se il ministro abbia valutato l’opportunità di diffondere tale video alla luce delle evidenti ragioni di sicurezza e protezione che dovrebbero essere garantite ai poliziotti penitenziari impiegati in un servizio così delicato; se tra gli uomini ripresi vi fossero anche appartenenti al G.O.M., reparto della polizia penitenziaria che svolge il delicato compito della custodia di pericolosi detenuti mafiosi e terroristi; se la pubblicazione del video non abbia esposto poliziotti penitenziari e agenti della polizia a rischi per la loro sicurezza e incolumità”.

“Per il ministro della Giustizia è stato uno show, per gli agenti un danno. Il video – dice Andrea Maestri di Possibile – è davvero al di là di ogni umana decenza, sarà necessario presentare un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni al Guardagisilli. Il ministro ha messo a repentaglio la sicurezza di agenti sotto copertura, ironia della sorte quelli che il Movimento 5 Stelle dice di voler adeguatamente tutelare”.

rep

Quel video è un errore indipendentemente dal fatto che riprendesse o meno un agente sotto copertura: è un danno anche se rivela semplicemente l’identità di chi lavora sulla strada, perché ne compromette la sicurezza e il possibile impiego in attività come i pedinamenti.

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