AGI – Il broker Gianluigi Torzi, recentemente condannato a sei anni dal Tribunale del Vaticano per truffa aggravata, estorsione e autoriciclaggio per una vicenda relativa alla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e alla compravendita di un palazzo di lusso a Londra, è stato arrestato a Dubai in esecuzione di un mandato di arresto internazionale. L’ipotesi di accusa, formulata dalla procura di Milano, è quella di aggiotaggio su azioni della società di investimento immobiliare Aedes Siiq quotata in Borsa. Il reato sarebbe stato commesso tra il 2017 e il 2019.
Dopo che la gip Alessandra Cecchelli aveva negato l’arresto del finanziere, il pm Stefano Civardi aveva fatto appello al Tribunale del Riesame che aveva accolto l’istanza. Il provvedimento cautelare, poi confermato dalla Cassazione, era diventato esecutivo un anno fa. Domani si svolgerà a Milano davanti alla gip Patrizia Nobile l’udienza preliminare che vede imputato il broker, ovviamente assente in quanto in attesa di convalida a Dubai.
La procura ipotizza a carico di Torzi “una serie di operazioni simulate e artificiose idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni di Aedes spa”. Sempre a gennaio si svolgerà anche l’udienza preliminare che vede il broker davanti al gup Lorenza Pasquinelli per un’accusa di truffa ai danni della società di mutuo soccorso Cesare Pozzo.