Arrestato a Dubai Giancarlo Tulliani, cognato dell’ex presidente della Camera Gianfranco Fini.La misura stata eseguita venerd all’aeroporto di Dubai, dove Tulliani si trovava per aver accompagnato la fidanzata. La misura cautelare stata disposta dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal sostituto Barbara Sargenti. L’atto costituisce uno sviluppo degli accertamenti che il 14 febbraio scorso portarono al sequestro preventivo di beni per un valore di 5 milioni nei confronti di Sergio, Giancarlo e Elisabetta Tulliani, accusati a vario titolo dei reati di riciclaggio, reimpiego e autoriciclaggio a partire dal 2008. Nella stessa inchiesta indagato anche Gianfranco Fini per riciclaggio.
Fini indagato per gli intrecci societari
L’inchiesta giudiziaria vede coinvolto Fini, d’intesa con Giancarlo e Elisabetta Tulliani, titolari delle societ offshore Printemps Ltd, Tim Ara Ltd e Jaydene Holding Ltd, per la messa a disposizione di conti correnti delle stesse societ per ricevere ingenti somme di denaro riconducibili a Francesco Corallo – dominus del presunto sistema di riciclaggio e ex gestore delle slot machine in Italia – in un meccanismo di triangolazioni che coinvolgevano Italia, Olanda, Antille Olandesi, Principato di Monaco e Santa Lucia.
Gip: da Tulliani azione criminale reiterata
Da alcune intercettazioni telefoniche sarebbe emerso l’auspicio di Tulliani di non tornare in Italia per evitare guai giudiziari. Lo scrive il gip Simonetta D’Alessandro nell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del cognato di Gianfranco Fini. Per il Gip la richiesta di arresto motivata da una strategia criminale reiterata di Tulliani, favorita da contatti politici e dalla abilit a muoversi a livello internazionale. Emblematico, per il magistrato il tentativo, fallito, dell’indagato di trasferire 520 mila euro da un suo conto in Mps ad un altro aperto presso gli Emirati Arabi.
Secondo il gip la volont di Tulliani di restare all’estero evidenziata anche dalle relazioni avviate negli Emirati Arabi. Pertanto, per il gip il cognato di Fini deve essere arrestato in quanto, come responsabile di numerosi episodi di riciclaggio che hanno coinvolto anche la sorella Elisabetta e lo stesso leader di An, potrebbe reiterare i reati accertati in un periodo di tempo che va dal 2008 al 2015
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