L’aria condizionata è ormai un must per ogni auto, un comfort irrinunciabile a cui siamo tutti abituati e che è parte integrante di ogni vettura.
I vantaggi della presenza di un condizionatore nell’abitacolo sono ovvi: un ambiente fresco per giungere a destinazione con tranquillità e in salute, anche nelle ore più calde, e ridurre così i malanni causati da un’estate rovente ma è bene tenere a mente i consigli per massimizzarne la resa e la durata.
Aria condizionata: sì o no
L’aria condizionata è un elemento fondamentale per il nostro benessere durante il tempo trascorso in auto. Sicuramente, infatti, al giorno d’oggi non è pensabile non averne, tuttavia anche l’uso del condizionatore non è del tutto esente da effetti negativi.
Il primo, è nei confronti dell’ambiente: l’uso del climatizzatore produce inquinamento extra e più si utilizza e maggiore è l’impatto negativo sull’ecosistema;
l’uso dell’aria condizionata incide pesantemente anche sui consumi della vettura e sulla sua resa;
i malori ci sono anche in questo caso: dolori articolari, emicrania, mal di stomaco, nausea e abbassamento di pressione appena si arriva a destinazione e si esce nell’aria rovente dell’ambiente circostante.
Tuttavia, sebbene non manchi chi preferisce evitare di utilizzarlo, il condizionatore è indispensabile, anche perché i consumi sono molto alti anche nel caso di finestrini abbassati per fare entrare “il venticello”, ossia l’aria mossa dal movimento dell’auto che rinfresca. Questo peggiora notevolmente l’aerodinamica del veicolo, diventando un rischio per guidatore e passeggeri. Inoltre, il rinfresco non è sufficiente per stare bene, in quanto l’aria che entra e gira nell’abitacolo è sempre calda e dal finestrino entrano comunque insetti, inquinamento acustico e ambientale.
Quattro consigli per un uso efficiente del climatizzatore
In definitiva, l’aria condizionata non è da evitare, basta non fare errori e seguire qualche accorgimento per massimizzarne i benefici e limitarne gli svantaggi, avendo così un abitacolo fresco e piacevole per potersi spostare anche nel deserto. Il comfort dell’auto, infatti, è più fondamentale che mai in caso di viaggi on the road, e qualcuno potrebbe decidere anche, per necessità o voglia di avventura, di passare la notte in auto in sicurezza. Vediamo cosa è consigliabile fare per gestire al meglio il climatizzatore:
non accendere immediatamente l’aria condizionata: è consigliabile evitare di accendere il climatizzatore appena saliti in auto. È decisamente sgradevole entrare in una vettura rimasta chiusa a temperature molto alte e, appena si entra, l’aria è rovente e soffocante. Tuttavia, è bene lasciare gli sportelli aperti se si è fermi oppure i finestrini abbassati per qualche minuto prima dell’accensione dell’aria condizionata. Inoltre, è bene fare scendere con calma la temperatura, senza mandare il condizionatore a massima potenza immediatamente e spegnere l’aria condizionata qualche minuto prima di giungere a destinazione. Quei due o tre minuti sono sufficienti per evitare che il compressore si sovraccarichi e al tempo stesso che i consumi salgano alle stelle;
differenza di temperatura dall’interno all’esterno: per evitare di sostituire i malanni causati dal caldo con quelli dell’aria condizionata, è sufficiente non esagerare con la differenza fra ambiente esterno e interno, evitando anche cali di pressione quando si giunge a destinazione e si esce dalla macchina nel caldo. La temperatura ideale sarebbe 22 o 24 gradi centigradi ma è una buona norma non superare i 5 – 6 gradi di differenza fra esterno e abitacolo;
direzione delle bocchette: mai direzionarle contro corpo o peggio ancora viso, per evitare emicrania e dolori articolari. Si devono puntare verso l’alto, perché come sappiamo l’aria fredda tende a scendere, permettendoci così un fresco piacevole e salutare;
manutenzione dell’impianto di condizionamento: non sottovalutiamo l’importanza di questa fase. Un condizionatore funzionante in modo corretto riduce i consumi – una bella comodità anche se l’auto è elettrica – e l’inquinamento mentre al contrario un filtro intasato, oltre ad aumentarli, non rinfresca e affatica il motore, causando anche problemi di resa della vettura. Sarebbe bene sostituire il filtro ogni 20.000 chilometri oppure a ogni tagliando, sempre presso officine o centri specializzati.