• 24 Novembre 2024 10:53

Corriere NET

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Arabia Saudita protagonista dello sport mondiale nel fine settimana 

Mar 9, 2024

 

AGI – Riflettori puntati sull’Arabia Saudita, Paese che sta diventando un punto di riferimento per il mondo dello sport (e non solo per quello della finanza).

In un fine settimana, dall’8 al 10 marzo, ben due eventi di portata internazionale si terranno nel Paese del Golfo. Si comincia con l’atteso incontro sul ring della Kingdom Arena di Riad tra due pesi massimi come il due volte campione Anthony Joshua e la superstar delle MMA Francis Ngannou, reduce dalla super sfida contro Tyson Fury che lo ha visto assoluto protagonista.

 

 

 

E, da sabato, il ritorno della Formula Uno sul circuito di Gedda per il secondo appuntamento del Mondiale di F1 2024.  “Due eventi – evidenzia il quotidiano emiratino The National – che simboleggiano il crescente peso della nazione del Golfo nel mondo dello sport”.

 

In un articolo sui “sogni sportivi del Regno”, la testata sottolinea come i due appuntamenti riaccenderanno i riflettori su un Paese che si propone con forza come vetrina per il grande sport mondiale. Le conferme di quella che sembra a tutti gli effetti una strategia volta ad affermare Riad come centro catalizzatore di grandi eventi sportivi arrivano anche da altri ambiti.

 

The National rammenta, che anche gli ingaggi di calciatori superstar come Christiano Rolando, Karim Benzema e Neymar hanno contribuito a catapultare la Saudi Pro League sulla scena mondiale.  Secondo i dati di Transfermarkt citati dal quotidiano, “in estate è stata seconda solo alla Premier League inglese alla voce ‘spesa per trasferimenti'”.

 

 

L’Arabia Saudita ha anche ufficializzato la propria candidatura a ospitare i Mondiali di calcio del 2034, perché intende diventare il secondo Paese del Medio Oriente (dopo il Qatar nel 2022) a ospitare il torneo. Dopo che Marocco, Portogallo e Spagna condivideranno il calendario delle partite del 2030, osserva The National, “la Fifa ha limitato la gara per il 2034 alle confederazioni di Asia e Oceania”. Tuttavia, “il fatto che nessun altro Paese abbia manifestato interesse prima della scadenza a ottobre 2023, dopo che l’Australia ha rinunciato a partecipare alle finali mondiali, significa che la candidatura del Regno è quasi certa“.

 

 

 

Non da ultimo, anche il super campione di golf Jon Rahm lascerà l’organizzazione americana dei PGA Tour per unirsi al circuito del Liv Golf finanziato dai sauditi. Ancora, il fondo saudita per gli investimenti ha messo un piede anche nel tennis concordando una partnership quinquennale con l’ATP, il circuito professionistico maschile mondiale di tennis che farà di Riad uno dei principali sponsor di questo sport.

 

 

 

In attesa delle prossime grandi “partite”, quelle per conquistarsi altri grandi tornei globali, si prevede che il Gran Premio d’Arabia Saudita attirerà (solo a Gedda) più di 150 mila spettatori.

 

 

 

 

 

 
AGI – Riflettori puntati sull’Arabia Saudita, Paese che sta diventando un punto di riferimento per il mondo dello sport (e non solo per quello della finanza).
In un fine settimana, dall’8 al 10 marzo, ben due eventi di portata internazionale si terranno nel Paese del Golfo. Si comincia con l’atteso incontro sul ring della Kingdom Arena di Riad tra due pesi massimi come il due volte campione Anthony Joshua e la superstar delle MMA Francis Ngannou, reduce dalla super sfida contro Tyson Fury che lo ha visto assoluto protagonista.
 
 

 
E, da sabato, il ritorno della Formula Uno sul circuito di Gedda per il secondo appuntamento del Mondiale di F1 2024.  “Due eventi – evidenzia il quotidiano emiratino The National – che simboleggiano il crescente peso della nazione del Golfo nel mondo dello sport”.
 

In un articolo sui “sogni sportivi del Regno”, la testata sottolinea come i due appuntamenti riaccenderanno i riflettori su un Paese che si propone con forza come vetrina per il grande sport mondiale. Le conferme di quella che sembra a tutti gli effetti una strategia volta ad affermare Riad come centro catalizzatore di grandi eventi sportivi arrivano anche da altri ambiti.
 
The National rammenta, che anche gli ingaggi di calciatori superstar come Christiano Rolando, Karim Benzema e Neymar hanno contribuito a catapultare la Saudi Pro League sulla scena mondiale.  Secondo i dati di Transfermarkt citati dal quotidiano, “in estate è stata seconda solo alla Premier League inglese alla voce ‘spesa per trasferimenti'”.
 

 
L’Arabia Saudita ha anche ufficializzato la propria candidatura a ospitare i Mondiali di calcio del 2034, perché intende diventare il secondo Paese del Medio Oriente (dopo il Qatar nel 2022) a ospitare il torneo. Dopo che Marocco, Portogallo e Spagna condivideranno il calendario delle partite del 2030, osserva The National, “la Fifa ha limitato la gara per il 2034 alle confederazioni di Asia e Oceania”. Tuttavia, “il fatto che nessun altro Paese abbia manifestato interesse prima della scadenza a ottobre 2023, dopo che l’Australia ha rinunciato a partecipare alle finali mondiali, significa che la candidatura del Regno è quasi certa”.
 
 

 
Non da ultimo, anche il super campione di golf Jon Rahm lascerà l’organizzazione americana dei PGA Tour per unirsi al circuito del Liv Golf finanziato dai sauditi. Ancora, il fondo saudita per gli investimenti ha messo un piede anche nel tennis concordando una partnership quinquennale con l’ATP, il circuito professionistico maschile mondiale di tennis che farà di Riad uno dei principali sponsor di questo sport.
 
 

 
In attesa delle prossime grandi “partite”, quelle per conquistarsi altri grandi tornei globali, si prevede che il Gran Premio d’Arabia Saudita attirerà (solo a Gedda) più di 150 mila spettatori.
 
 
 
 
 

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