AGI – Ancora quasi 48 ore e da sabato Roma aprirà le porte del museo del videogioco più grande d’Italia: sarà in via delle Terme di Diocleziano 3, a pochi passi da piazza della Repubblica, in un palazzo storico dell’800 nel centro della Capitale, con più di 120 schermi e oltre 60 metri di strutture ‘americane’. È il Gamm Game Museum, e l’apertura è stata annunciata oggi in occasione del via al Checkpoint – Festival of Interactive Experiences, il Festival culturale dedicato alla divulgazione e alla valorizzazione del videogioco. Gamm nasce dalla storia di successo di Vigamus, il Museo del Videogioco di Roma, che dal 2012 ha registrato oltre due milioni di visitatori da tutto il mondo. Gamm è gestito da Kabuto, start-up innovativa e tecnologica nata da un team con oltre 25 anni di esperienza nel settore. Aperto 7 giorni su 7 in una location di circa 700 mq – suddivisa su due livelli – Gamm ha trovato la sua casa all’interno di un edificio romano ottocentesco dove un’unica regia comunica con oltre 120 schermi tra monitor, postazioni di gioco, totem interattivi e ledwall installati all’interno di un percorso immersivo di oltre 60 metri di americane, le GammDome. Una ‘fusione’ tra patrimonio architettonico e innovazione tecnologica che offre un viaggio immersivo e interattivo nel mondo del videogioco, coniugando contenuti digitali all’avanguardia con una collezione di pezzi unici di grande valore e, al tempo stesso, promuovendo il medium interattivo come forma culturale d’arte e di espressione.
“Da sempre – ha dichiarato Marco Accordi Rickards, direttore del Museo e co-fondatore di Kabuto – Roma è stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale. Oggi, con Gamm, la città si apre a una nuova tipologia di cultura, celebrando il videogioco come forma d’arte interattiva. Un museo che non si limita a esporre console e videogiochi, ma che offre un’esperienza immersiva attraverso la storia, la tecnologia e il gameplay delle opere interattive. Gamm rappresenta per noi un progetto ambizioso che riconosce il valore culturale e artistico di questo medium che sta profondamente influenzando la nostra societa’. Un museo che cresce e si evolve insieme al mondo dei videogiochi, offrendo ai visitatori un’esperienza sempre nuova e coinvolgente”. E Luisa Bixio, cofondatrice di Kabuto, aggiunge: “Famiglie, scuole, appassionati e semplici curiosi, il nostro museo è uno spazio aperto a tutti coloro che desiderano esplorare l’universo dei videogiochi. Un’occasione unica per scoprire come questa forma d’arte abbia influenzato la nostra cultura e la nostra società”.
L’ambiente espositivo del Gamm – i cui contenuti fruibili sia in italiano che in inglese sono sempre aggiornati grazie a un centro studi dedicato – è articolato su tre aree tematiche interconnesse: Gammdome, Parc Path of Arcadia e Hip Historical Playground. Il primo è un percorso immersivo con oltre 24 stazioni interattive digitali le cui parole chiave sono: esposizione, esperienza, educazione e intrattenimento. Una dimensione che permette di esplorare la storia del videogioco dalle origini a oggi, passando attraverso una collezione museale unica, contenuti culturali e dinamici che valorizzano le opere interattive e analizzano l’impatto del gaming online, degli eSport e la loro interazione con musica, storia e cultura. All’interno di quest’area è possibile esplorare collezioni videoludiche fisiche e virtuali attraverso percorsi tematici ad hoc. Tra i contenuti digitali si possono trovare oltre 30 contributi video di esperti del settore a livello internazionale – tra cui Don Daglow, Warren Spector e Denis Dyack – fruibili in esclusiva solo presso Gamm, che raccontano l’evoluzione della Games Industry esplorando le diverse aree di specializzazione professionale e creativa.
I contenuti del Gammdome, inoltre, offrono alle scuole un’esperienza educativa e personalizzata, adatta all’età e agli interessi degli studenti: un viaggio coinvolgente per approfondire, non solo la conoscenza e i meccanismi dei media interattivi, ma anche per stimolare la creatività e il pensiero critico. La seconda area tematica, Parc – Path of Arcadia, è dedicata alla golden age dei giochi coin-op, ovvero i classici videogiochi da “bar” e sala giochi diffusi tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’90. Quest’area ospita più di 20 coin-op che ripercorrono l’evoluzione degli arcade, accompagnando i visitatori in un viaggio immersivo in stile “gioco da tavolo” alla scoperta dell’età d’oro dei videogiochi. Hip – Historical Playground rappresenta la terza area tematica di Gamm, progettata per valorizzare il gameplay e il game design come centrali nella valorizzazione culturale e artistica dei videogiochi. In quest’area, i visitatori possono immergersi nell’universo del videogioco, esplorando la struttura narrativa, le tecniche di interazione e le logiche di design che rendono ogni titolo unico. Il percorso offre, inoltre, uno sguardo approfondito sull’evoluzione storica dei videogiochi, sulle tecnologie che ne hanno plasmato lo sviluppo e sui diversi target di pubblico a cui si rivolgono.