F.C.
giovedì 27 ottobre 2016 12:39
ROMA – Il Dieselgate, almeno negli USA, giunge (quasi) a una conclusione. Volkswagen ha annunciato che il Giudice Charles R. Breyer della Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della California ha approvato definitivamente l’accordotra il Gruppo tedesco e i privati rappresentati dal Comitato Direttivo (Plaintiffs’ Steering Committee, PSC) nominato dalla Corte per risolvere le questioni civili relative ai veicoli Volkswagen e Audi con motore Diesel 2.0 TDI negli Stati Uniti.
Allo stesso tempo, il Giudice Breyer ha approvato anche il “Consent Decree” tra Volkswagen e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per conto dell’Environmental Protection Agency (EPA) e dello Stato della California tramite il California Air Resources Board (CARB) e il Procuratore Generale della California; e il “Consent Order” tra Volkswagen e la U.S. Federal Trade Commission. Tutti e tre gli accordi erano stati annunciati in precedenza. Si tratta di un patteggiamento da 14,7 miliardi di dollari, che prevede – per i clienti che lo richiedessero – anche il riacquisto da parte della casa tedesca di 475.000 auto a partire da novembre. In base all’accordo Volkswagen pagherà 10,03 miliardi di dollari per il riacquisto di auto e per risarcire i clienti. L’azienda ha inoltre concordato il versamento di 2,7 miliardi di Dollari in tre anni a un fondo fiduciario ambientale, gestito da un amministratore nominato dalla Corte, per compensare le emissioni di ossido di azoto (NOx) in eccedenza dei veicoli 2.0 TDI, e l’investimento di 2,0 miliardi di Dollari in 10 anni in infrastrutture per veicoli a emissioni zero e in iniziative di sensibilizzazione. Ma non finisce qui: Volkswagen rimane concentrata sulla risoluzione di altre questioni in sospeso negli Stati Uniti e continua a lavorare per giungere a un accordo con i possessori di vetture con motori diesel 3.0 TDI V6.
Poi c’è l’Europa: le discussioni con la casa tedesca “sono ancora in corso – ha detto la commissaria per l’industria della Commissione Europea Elzbieta Bienkowska rispondendo a una domanda durante una conferenza stampa – ma non sono contenta di come stanno andando“. “Questa differenza di trattamento tra consumatori non va bene– ha aggiunto il vice presidente della Commissione Maros Sefcovic –: in Usa hanno i risarcimenti, in Europa le scuse. Dobbiamo assicurarci che i consumatori europei siano trattati in modo appropriato”.
Nel frattempo i conti del colosso tedesco continuano a migliorare: Volkswagen chiude il terzo trimestre in utile e migliora le previsioni sui ricavi del gruppo per l’intero 2016. L’utile netto è risultato pari a 2,28 miliardi di euro, contro una perdita di 1,73 miliardi dello stesso periodo 2015 su cui hanno pesato gli accantonamenti per far fronte alle apese del Dieselgate. L’utile operativo è cresciuto a 3,31 miliardi di euro superando la stima media di 3,23 avanzata dagli analisti. Le vendite sono aumentate del 6,7% a 52 miliardi e ora il gruppo ha rivisto in meglio le attese sui ricavi e prevede di replicare il risultato del 2015 a quota 213 miliardi mentre l’estate scorsa aveva preventivato un calo del 5%.