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Apple, touchscreen assurdo e scomodo su PC e notebook

Nov 14, 2016

Phil Schiller, vice presidente marketing di Apple, ha ribadito il punto di vista aziendale secondo cui l’esperienza d’uso offerta dal touchscreen su computer e notebook sarebbe assurda e scomoda.

Le dichiarazioni sono state fatte durante un’intervista per Backchannel, in cui Schiller ha ribadito l’impossibilità di introdurre schermi touchscreen su laptop e desktop, per evitare un’eccessiva frammentazione e differenziazione nell’esperienza d’uso nell’universo Mac.

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Implicitamente Schiller non boccia i touch screen sui notebook, ma ritiene che in ambito desktop il loro utilizzo sia improponibile, poiché molto scomodo nonché meno immediato rispetto ad altre periferiche di input come mouse, tastiere e trackpad. Non potendoli quindi implementare in entrambe le tipologie di prodotto Apple ha deciso di non utilizzarli, in modo da offrire un’esperienza d’uso omogenea quando si passa da un dispositivo all’altro.

“Pensiamo all’intera piattaforma. Se inserissimo uno schermo multitouch in un notebook, non sarebbe abbastanza, poiché i desktop non funzionerebbero allo stesso modo. Potete immaginare un iMac da 27 pollici, dove dovete rimanere con la mano a mezz’aria per toccare lo schermo ed eseguire comandi? Sarebbe assurdo. […] Non si può ottimizzare per entrambi, pensiamo sempre al minimo comune denominatore”.

Al di là della provocazione la posizione di Schiller non è priva di una sua logica, visto che interagire via touchscreen con schermi verticali è effettivamente scomodo. La recente esperienza di Microsoft con il suo Surface Studio però dimostra che non è impossibile sfruttare in maniera proficua il touch anche su desktop. Certo il nuovo desktop Microsoft è indirizzato a specifiche categorie di professionisti e il suo tipo di utilizzo difficilmente potrebbe essere esportato sui semplici desktop destinati all’utenza consumer.

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Da questo punto di vista la nuova TouchBar di Apple rappresenta decisamente un modello di interazione via touch più esportabile, ed a questo punto non è difficile immaginare che sarà introdotta anche nelle tastiere per iMac. Ciascuno dei due approcci comunque non è privo di controindicazioni: la TouchBar infatti è sicuramente più comoda da utilizzare da un punto di vista ergonomico ma richiede che l’utente sposti lo sguardo dallo schermo alla tastiera. Il Surface Studio viceversa consente una maggior immersività e immediatezza, soprattutto se utilizzato congiuntamente al Dial che, in determinati contesti, consente di fare a meno anche di mouse e tastiera.

Insomma, a quanto pare Microsoft ha testato per anni soluzioni in stile TouchBar per poi scartarle, mentre Apple avrebbe fatto lo stesso con i touchscreen per iMac. Voi quale dei due approcci preferite?

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