AGI – Non bastava la chiusura dello storico Mercato dei Fiori con annessi i problemi legati al degrado e alla fatiscenza della struttura dichiarata inagibile nel 2022. Nel quartiere romano di via Trionfale, sono giorni di grande inquietudine per la comunità che ruota attorno al San Giuseppe, l’Istituto che ospita una scuola dell’Infanzia e una Primaria con più di 150 alunni, una parrocchia e un oratorio che aggregano ogni giorno centinaia di bambini, di ragazzi e di famiglie per attività formative, sportive ed educative di vario genere. A preoccupare è l’installazione di un’antenna di telefonia mobile (da parte della società Iliad) sul torrino condominiale del palazzo di via Girolamo Savonarola 39 al canone annuo di 20mila euro. Inutile dire che la proposta economica – visti i tempi di crisi – rischia di rappresentare una ghiotta opportunità per i condomini dello stabile che giovedì sera si riuniranno in una assemblea straordinaria per fare il punto della situazione e decidere se dare l’ok all’installazione.
In queste ore nella cassetta della posta i residenti dello stabile interessato stanno trovando una lettera che il genitore di uno studente della scuola ha scritto a ciascuno per scongiurare il via libera a Iliad: “Se tu installerai sul tuo tetto l’antenna, quei bambini che oggi giocano spensierati, quegli anziani che trascorrono il loro tempo, l’intera comunità che oggi frequenta l’oratorio, saranno bombardati dalle radiazioni che piomberanno sull’oratorio stesso. Per favore – è l’appello – rifletti bene sulla tua scelta, scegli col cuore e la coscienza”.
Dello stesso tenore le parole di don Salvatore Alletto, direttore della Scuola e superiore della Comunità di San Giuseppe al Trionfale che pochi giorni fa ha anche ricevuto la visita a sorpresa di Papa Bergoglio: “Mi faccio portavoce dei tanti genitori che non vogliono far crescere i propri figli all’ombra di un’ennesima antenna e che tengono molto a questa comunità così attenta alle nuove generazioni. Invito tutte le persone coinvolte ad un’attenta riflessione e ad un serio discenimento. Siamo pronti a mobilitarci per far sentire la nostra voce”.
Ugualmente preoccupato è Andrea Di Muzio, presidente del consiglio d’Istituto: “Sia la scuola, sia l’annesso oratorio sono un punto di forte riferimento storico per tutti i ragazzi del quartiere. Crediamo che questo legame debba essere tutelato. Ci faremo portatori di questo interesse in tutte le sedi opportune”.