• 29 Dicembre 2024 2:09

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Anonymous, rubati dati istituzioni Italia e Ue

Nov 14, 2017

Mail, numeri di telefoni, ordinanze di servizio delle questure ma anche buste paga e fotocopie di documenti di appartenenti a forze di polizia e forze armate: sono le centinaia di file che gli hacker di Anonymous avrebbero sottratto, nella giornata di sabato, secondo quanto loro stessi hanno annunciato, a ministeri, corpi dello Stato e istituzioni, nazionali ed europee.

Mail, cellulari e buste paga

Tra i documenti scaricabili dalla rete diversi sono molto recenti: c’, ad esempio, un’ordinanza della questura di Roma relativa a diverse manifestazioni datata 10 novembre e uno scambio di mail tra funzionari di palazzo Chigi e della sicurezza contenente i nomi degli appartenenti alle forze di polizia incaricati di fare oggi a Bologna un sopralluogo in vista della visita, domani, del premier Gentiloni. Ci sono poi diverse altre ordinanze di servizio, le frequenze radio chieste e concesse all’Italia per le comunicazioni di sicurezza in occasione della visita del presidente del Consiglio a Bruxelles dal 19 e 20 ottobre scorsi, un documento del ‘Centro unico stipendiale esercito’ con le disposizioni relative agli stipendi dei militari, i numeri di cellulare di personale del ministero dell’Interno in missione all’estero. E, ancora, dati personali e foto di agenti e militari: curricula, dichiarazioni dei redditi, fotocopie di passaporti e carte d’identit, buste

paga e contratti d’affitto.

Il post che accompagna i documenti messi in rete

I documenti sono stati messi in rete da Anonymous accompagnati da un post: Cittadini – scrivono gli hacker – siamo lieti di annunciarvi, per il diritto della democrazia e della dignit dei popoli, che siamo in possesso di una lista di dati personali relativi al Ministero dell’Interno, al Ministero della Difesa, alla Marina Militare nonch di Palazzo Chigi e Parlamento Europeo. Il post prosegue cos: Governo corruttore di democrazia la rivoluzione passa anche qui, inarrestabile, il cui ideale conosce ora i vostri nomi, i vostri contatti telefonici, le vostre residenze. Possediamo anche fotocopie dei vostri documenti personali, di quelli dei vostri parenti ed amici, contratti di lavoro, contratti d’affitto, buste paghe e molto altro. Per l’ennesima volta lo Stato Italiano tradisce ed imbarazza i valori dei nostri militari che hanno giurato di difenderlo. Ma difendere chi? Difendere i propri cittadini o un governo che imbarazza le stesse forze di difesa?.

Polizia postale: non compromessi sistemi informatici istituzioni

Al momento non sono state evidenziate ulteriori compromissioni di sistemi informatici istituzionali, ha sottolineato la Polizia in seguito all’attacco di Anonymous, sottolineando che i file pubblicati on line dagli hacker e relativi a indirizzi mail e documentazione di diverse istituzioni sono stati sottratti dalle caselle mail personali di un dipendente della Difesa e di un appartenente alla Polizia. La Polizia Postale ha scoperto tre giorni fa l’intrusione. Nella giornata di sabato, nel corso di un’attivit di monitoraggio, – afferma infatti il Dipartimento – la Polizia Postale ha immediatamente rilevato un attacco informatico portato a termine da hacker che si rifanno ad Anonymous.

Difesa, nessun buco sulle nostre reti informatiche

Le informazioni sono provenienti da una sottrazione di dati e documenti personali contenuti soprattutto in mail private di singoli dipendenti dell’Amministrazione Difesa, con una palese violazione della privacy. Nessuna informazione a uso d’ufficio stata in alcun modo trafugata, n, tanto meno, dati e argomenti classificati, ha affermato lo Stato maggiore della Difesa, sottolineando che nessuna informazione a uso d’ufficio n, tantomeno, dati e argomenti classificati sono stati in alcun modo trafugati.

© Riproduzione riservata

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close