Da oggi Android Auto è un’app standalone, scaricabile normalmente dal Google Play Store: un bel vantaggio per i tanti utenti dell’OS del robottino verde che non possiedono un’auto compatibile.
Chi ha un’automobile dell’ultimo decennio sa infatti che spesso l’interfaccia multimediale proprietaria lascia molto a desiderare in quanto a funzioni ed ergonomia. Per questo soluzioni come Android Auto o Apple CarPlay riscuotono grande successo, ma fino ad oggi avevano un’importante controindicazione: per visualizzarle bisognava possedere un’automobile compatibile oppure acquistare un impianto nuovo, per sostituire quello di serie.
Da oggi invece basterà scaricare l’app e utilizzarla tramite smartphone, semplicemente consentendo l’accesso a varie funzioni come chiamate e messaggi, in modo che possa gestirli per noi mentre guidiamo.
Ovviamente però ci sono alcune limitazioni. La prima e più ovvia è che si avrà a disposizione solo lo schermo dello smartphone. La seconda è che Google ha limitato alcune funzioni in modo da non distrarre eccessivamente l’automobilista dalla guida. Ad esempio cliccando su Musica si avrà accesso alle proprie playlist, ai podcast, alle attività recenti e a una selezione di Google di stazioni radio che trasmettono “musica da auto” ma non si potrà accedere alla propria intera collezione o effettuare una ricerca tramite tastiera.
Nella schermata principale ci sono anche le previsioni meteo, le chiamate e gli SMS ricevuti. Anche in questo caso è possibile rispondere o rifiutare le chiamate premendo due ampi pulsanti. Per i messaggi invece è possibile soltanto inviare un SMS predefinito di risposta o ascoltarli direttamente da Google, dopodiché vi sarà proposto di rispondere dettando un messaggio.
Android Auto consente anche di personalizzare le funzioni, ad esempio scegliendo altre app per la riproduzione musicale tra quelle installate sullo smartphone, di decidere se avviare l’app in maniera automatica ogni qual volta si connette tramite Bluetooth all’auto e se lasciare il display sempre acceso o solo quando è connesso al caricabatteria. Stranamente invece Google ha lasciato fuori, almeno in questa versione preliminare, la possibilità di interagire con l’assistente digitale tramite i comandi vocali. In ogni caso si tratta di un primo passo che molti sicuramente apprezzeranno.