Dopo le polemiche sulla sua ultima provocatoria opera lo street artist si difende: “La mia generazione è diversa da quella dei brigatisti, per noi è inconcepibile usare la violenza: meglio il web”
di PAOLO GRISERI
Dopo le polemiche sulla sua ultima provocatoria opera lo street artist si difende: “La mia generazione è diversa da quella dei brigatisti, per noi è inconcepibile usare la violenza: meglio il web”
di PAOLO GRISERI
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