• 31 Ottobre 2024 20:28

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Anche il Giubileo avrà la sua mascotte. Cosa rappresenta e chi è il disegnatore, tutto su “Luce”

Ott 31, 2024

AGI – Il Giubileo avrà per la prima volta una sua mascotte. Occhi e capelli azzurri, un impermeabile giallo, calosce verdi e una croce al collo: sembra un manga giapponese più che un pellegrino, ma ogni tratto del suo aspetto rimanda alla fede e a Dio. Parola del suo disegnatore, Simone Legno, 47 anni, romanissimo, fondatore del brand Tokidoki. L’esordio ufficiale di Luce – questo il suo nome – sarà alla kermesse italiana sul fumetto Lucca Comics, che si svolgerà dal 30 ottobre al 3 novembre 2024. Ma la mascotte è stata già presentata in conferenza stampa il 28 ottobre 2024 da Monsignor Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione.

 

“Luce – ha spiegato Legno ad Artribune – è una giovane pellegrina che indossa gli elementi tipici del viaggiatore: un k-way per ripararsi dalle intemperie, stivali sporchi di fango (che testimoniano il cammino già percorso), una croce missionaria al collo e il bastone del pellegrino. A contraddistinguere il personaggio sono i grandi occhi azzurri che simboleggiano la speranza, incarnando il desiderio di spiritualità e di connessione con il divino che ogni persona nutre quando decide di intraprendere il cammino”.

 

La collaborazione col Vaticano è arrivata da un’idea dello stesso disegnatore: “Ho pensato che tutti i più grandi eventi mondiali – sportivi e world expo – hanno una mascotte e, avendo vissuto il Giubileo del 2000, ho pensato che fosse giusto che anche questo importante appuntamento ne avesse una”.

 

Lo stile è pop, contemporaneo per “parlare particolarmente ai giovani. Quindi, facendo le mie ricerche, mi sono messo in contatto con il Dicastero per l’evangelizzazione e ho proposto il progetto”.

 

Ma Luce non sarà sola nel suo viaggio: “Dopo aver creato lei ho pensato a tutti gli altri compagni. Il primo è stato il cane, simbolo di fedeltà, come per San Rocco. Poi ho pensato che la storia poteva essere raccontata in maniera più ampia e ricca, considerando che il Giubileo si fonda anche sull’incontro e sullo scambio tra persone di diverse culture. Così ho dato forma agli altri tre amici che, oltre ad essere i compagni di viaggio di Luce, saranno artisticamente funzionali per trasmettere le buone pratiche del cristianesimo”. 

 

 

 

 

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