AGI – Amazon è a favore di una proposta di legge statunitense per legalizzare la cannabis a livello federale. Lo ha annunciato il colosso dell’e-commerce in un post in cui afferma che “sosterrà attivamente” la legalizzazione della marijuana a livello federale. Il gruppo di Jeff Bezos ha inoltre deciso che eliminerà i test sull’uso di marijuana dal programma dei controlli per le assunzioni dei dipendenti. In particolare, per le posizioni non regolamentate dal Dipartimento dei trasporti.
“In passato, come molti datori di lavoro, abbiamo escluso dei candidati se risultavano positivi al test per l’uso di marijuana – ha spiegato il responsabile del retail, Dave Clark – Tuttavia, dato che le leggi statali si stanno muovendo negli Stati Uniti, abbiamo cambiato rotta”. A marzo Amazon è stata accusata di aver violato la legge di New York per aver sottoposto i candidati ai test per l’uso di marijuana ormai vietati.
Più pause nei magazzini dopo un rapporto sugli incidenti
Amazon intende migliorare le condizioni di lavoro nei magazzini statunitensi dopo la diffusione di un rapporto sugli incidenti lavorativi, in vista del Prime day annuale, le due giornate di offerte per i clienti Prime che si svolgeranno il 21 e 22 giugno in una ventina di paesi, compresi gli Stati Uniti, e richiederanno, come ogni anno, un temporaneo rafforzamento delle squadre di lavoro.
Il colosso dell’e-commerce ha annunciato che i lavoratori avranno più tempo per fare delle pause. Il sistema denominato ‘Time off Task’, che misura la produttività dei dipendenti responsabili dello smistamento, dell’imballaggio e della movimentazione dei pacchi, “può essere facilmente interpretato erroneamente”, ha ammesso Dave Clark, capo delle operazioni globali, in una lettera al suo team. Molti dipendenti e associazioni accusano questo metodo di causare stress inutile, poiché non lascia abbastanza tempo, ad esempio, per andare in bagno. “Da oggi, il ‘Time off Task’ durerà in media più a lungo”, ha garantito il responsabile.
Questa decisione arriva sulla scia di nuove accuse da parte dei sindacati americani che ritengono che il gruppo di Seattle non tuteli a sufficienza la salute dei propri dipendenti. Secondo un rapporto sindacale, i lavoratori nei siti di Amazon “si feriscono più spesso e più gravemente che nei magazzini di altre aziende” e, lo scorso anno, quasi il 6% dei lavoratori dei centri di smistamento del colosso dell’e-commerce è stato vittima di un incidente che lo ha costretto a fermarsi temporaneamente. “Questo tasso, nel 2020, è quasi l’80% superiore a quello di tutte le altre aziende con magazzini”, si legge nel rapporto.
L’allentamento del sistema di controllo della pianificazione del magazzino dovrebbe consentire di tornare “all’obiettivo primario” che è quello di “capire se ci sono problemi con gli strumenti che le persone utilizzano per essere produttivi e, solo in secondo luogo, identificare i dipendenti con scarse prestazioni”, ha spiegato Clark. “Abbiamo rafforzato la nostra struttura dedicata alla salute e sicurezza sul lavoro con oltre 6.200 dipendenti e abbiamo investito oltre 1 miliardo di dollari in nuove misure di sicurezza nel 2020”, ha dichiarato Kelly Nantel, portavoce del gruppo. Amazon stima un fatturato compreso tra i 110 e i 116 miliardi di dollari per il periodo aprile-giugno, ovvero dal 24 al 30% in più in un anno, in particolare grazie al Prime Day.
Il Prime Day il 21 e il 22 giugno
Si terrà il 21 e 22 giugno l’Amazon Prime Day 2021, l’evento annuale esclusivo per i clienti Amazon Prime, che consiste in due giorni di grandi offerte. Lo ha annunciato il colosso delle vendite online che ha deciso di aprire la stagione estiva con due giornate di sconti eccezionali per i clienti Prime dopo che lo scorso anno l’evento annuale era slittato a metà ottobre a causa della pandemia. Gli abbonati ad Amazon Prime Day avranno accesso a “più di due milioni di offerte” in tutte le categorie di prodotti disponibili, tra cui moda, casa, bellezza, oltre a una serie di vantaggi su Prime Video, Amazon Music e Prime Gaming.
L’offerta inizierà a mezzanotte del 21 giugno e durerà fino al 22 giugno, e sarà rivolta ai clienti Prime negli Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Spagna, Singapore, Arabia Saudita, Portogallo, Paesi Bassi, Messico, Lussemburgo, Giappone, Italia, Germania, Francia, Cina, Brasile, Belgio, Austria, Australia. L’operazione è stata invece posticipata in Canada e India, a causa del crescente impatto del Covid-19 in quei Paesi.