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Amazon e Google, le trimestrali deludono Wall Street

Ott 26, 2018

MILANO – L’uccellino di Twitter non ha fatto primavera: se il social network dei cinguettii ha battute le attese con una solida trimestrale, così come aveva fatto in precedenza Netflix, dai “big” del comparto tecnologico sono arrivati numeri inferiori alle attese che stanno preoccupando – a giudicare dalle reazioni dei mercati – gli investitori. Come sintetizza l’agenzia finanziaria Bloomberg, da una parte il re dei retailer online Amazon, per il secondo trimestre consecutivo ha riportato vendite che hanno mancato le stime, cosa che non accadeva da quattro anni. E in più la crescita prevista per il periodo delle prossime festività – pur con numeri da capogiro – non sarà spumeggiante come alcuni si aspettavano. Anche il campione di redditività, i servizi del cloud-computing di Amazon Web Services, non sono cresciuti al ritmo del recente passato.

E cosa dire di Alphabet, la holding di Google, che nel terzo trimestre ha visto crescere le vendite meno delle attese e rallentare anche i principali alfieri del suo business, il sito Google con il motore di ricerca e i video di YouTube? Dopo le cavalcate azionarie recenti, rimarcano gli esperti finanziari, con i rendimenti in crescita sul fronte obbligazionario molti investitori sono pronti a uscire dal più rischioso comparto azionario. Ed è forse anche per questo che in Borsa le “delusioni” di conti che crescono poco meno del previsto, arrivano molto amplificate.

Amazon, male fatturato e stime

Il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos ha ormai sfiorato i 3 miliardi di utili nel terzo trimestre, ma al mercato non basta. Infatti deludono le attese i target sulle vendite nel periodo delle festività, facendo andare i titoli a picco dell’8% nel mercato “after hours” a New York. Le vendite nette del colosso dell’ecommerce sono balzate a 56,6 miliardi, il 29% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche in questo caso sotto le attese. “Il business di Amazon ha ora raggiunto un tasso annuale di vendite a 10 miliardi di dollari”, ha osservato il fondatore e ceo Bezos, in una nota.

AMAZON IN BORSA

Ma per il quarto trimestre, che comprende le festività del Thanksgiving, a fine novembre, e di Natale, Amazon ha previsto una crescita compresa tra il 10% e il 20%, fino a 72,5 miliardi di dollari, contro i 73,9 attesi dagli analisti e la più lenta da anni. La società di Bezos è stata al centro di polemiche per il trattamento dei lavoratori. Dal prossimo primo novembre ha annunciato l’aumento della paga minima a 15 dollari l’ora per i dipendenti Usa, ovvero per circa 250.000 lavoratori fissi e 100.000 stagionali.

Anche Alphabet non centra le aspettative

Discorso simile per le quotazioni di Alphabet, la holding a cui fa capo Google, che sono scese del 4% nel mercato post-chiusura americana, dopo che il colosso ha pubblicato i risultati di bilancio del terzo trimestre: bene gli utili, mentre il fatturato di Google ha deluso le stime.

ALPHABET IN BORSA

In particolare, gli utili si sono attestati a 9,19 miliardi di dollari, o 13,06 dollari per azione, deciamente meglio dei 10,42 per azione attesi dal consensus. Il fatturato è stato pari a 33,74 miliardi di dollari, in rialzo rispetto ai 27,77 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Il giro d’affari di Google, che incide più di tutti sulle vendite di Alphabet, è stato di 27,01 miliardi di dollari, in rialzo rispetto ai 21,97 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2017, ma ex-TAC (al netto dei costi di acquisizione del traffico) ha deluso i 27,3 previsti dal consensus.

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