(ANSA) – MODENA, 15 GIU – “Il primo novembre 2007, un ladro,Rudy Guede è entrato nel mio appartamento, ha violentato e haucciso Meredith. Ha lasciato tracce di dna e impronte. È fuggitodal Paese, processato e condannato. Nonostante ciò un numeroimportante di persone non ha sentito il suo nome, questo perchépm, polizia e giornalisti si sono concentrati su di me.
Giornalisti chiedevano di arrestare un colpevole. Hanno indagatome mentre Guede fuggiva”. Così Amanda Knox dal palco delFestival della Giustizia penale a Modena. Capelli sciolti, lavoce commossa e rotta, più volte, dal pianto e dal bisogno diriprendere fiato e bere un sorso d’acqua.
“Sto pensando al mio pm, Giuliano Minnini – ha detto Amanda -vorrei avere un faccia a faccia con lui, al di fuori del ruolodi buono e di cattiva”. “Spero che, se ciò accadrà, anche luiriesca a vedere che anche io non sono un mostro, masemplicemente Amanda”.
Giustizia per Meredith? “No”, ha risposto Amanda durante iltalk con giornalisti e avvocati, “non è più viva”.