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Alluvione Fereggiano, confermata la condanna alla Vincenzi: 5 anni

Mar 23, 2018

Confermata la condanna all’ex sindaca Marta Vincenzi, cinque anni per i morti dell’alluvione del Fereggiano. I giudizi sono usciti dalla Camera di consiglio.

Confermate anche le altre condanne di primo grado anche se con pene diverse.

Condannato Roberto Gabutti, il capo dei volontari della protezione civile che in primo grado era stato invece assolto.

In attesa di definire meglio tutte le varie voci del dispositivo si può comunque dire che l’impianto accusatorio ha retto anche in secondo grado.

Vincenzi aveva sperato nella riapertura dell’istruttoria, quando i giudici avevano voluto riascoltare sia alcuni testi che alcuni imputati. Ma l’unico cambiamento sostanziale è stata la condanna di Gabutti

Il primo a prendere la parola in mattinata è stato l’avvocato dell’ex assessore comunale alla Protezione Civile Francesco Scidone, condannato in primo grado a 4 anni e 9 mesi, Andrea Testasecca. Poi è toccato a Luca Robustelli, che difende l’ex “disaster manager” del Comune Sandro Gambelli, condannato in primo grado a un anno, e Stefano Savi, legale della Vincenzi. Infine Michele Ispodamia, legale dell’ex coordinatore dei volontari del Comune di Genova Roberto Gabutti, assolto in primo grado, e Romano Raimondo, difensore dell’ex dirigente comunale Gianfranco Delponte, in primo grado condannato a 4 anni e 5 mesi.

Marta Vincenzi è stata condannata in primo grado per omicidio colposo plurimo, disastro e falso, quest’ultimo reato per i verbali nei quali venne modificata l’ora dell’esondazione del rio Fereggiano per farla sembrare imprevedibile. Il procuratore generale ha chiesto la conferma della pena.

Oltre alla Vincenzi, a Scidone, a Delponte e Gambelli, in primo grado era stato condannato anche l’ex dirigente Pierpaolo Cha (1 anno e 4 mesi).

Durante l’appello il procuratore generale ha insistito sul ruolo dei prèsidi delle scuole che fecero uscire gli studenti durante l’alluvione, chiedendo la trasmissione degli atti alla Procura.

E già in primo grado il giudice Adriana Petri aveva chiesto di indagare anche alcuni dirigenti comunali, l’autista

della Vincenzi, l’ex comandante dei vigili urbani Roberto Mangiardi, gli ex assessori comunali Simone Farello, Piero Ottonello e Paolo Pissarello.

Nella tragedia del Fereggiano il 4 novembre 2011 morirono Shpresa Djala, mamma di 29 anni; Serena Costa, 18 anni, Angela Chiaramonte, 40 anni, Evelina Pietranera, cinquantenne. Tutte, a parte quest’ultima che aveva appena chiuso la propria edicola, erano uscite di casa durante l’alluvione per andare a prendere familiari a scuola.

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