• 18 Giugno 2024 13:56

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All’Inter l’Ambrogino d’oro per la seconda stella

Mag 17, 2024

AGI – Tutti sul palco della sala d’onore del Comune di Milano per l’Ambrogino d’oro all’Inter dopo che lo scorso 22 aprile ha vinto la seconda stella per il ventesimo scudetto ottenuto: il sindaco di Milano Giuseppe Sala, notoriamente interista, gli amministratori delegati sport Beppe Marotta e corporate Alessandro Antonello, il capitano Lautaro Martinez, l’allenatore Simone Inzaghi. Pergamene anche al presidente Steven Zhang e al vicepresidente Javier Zanetti che non hanno potuto partecipare. Alla fine la squadra ha consegnato al sindaco in omaggio una maglia autografata.

 

“Sono un filo imbarazzato – ha detto Sala, palesemente contento – perché mi devo sforzare di essere istituzionale altrimenti il mio interismo viene fuori. Congratulazioni perché avete vinto ma soprattutto perché il vostro comportamento in campo e fuori è sempre stato in linea coi valori della città. Il mio secondo ringraziamento a Simone Inzaghi, il nostro mister col quale un po’ mi identifico. Siamo in un periodo storico in cui se qualcosa non va si vuol cambiare il sindaco, l’allenatore, ma se si resiste i risultati arrivano. Un ringraziamento a Steven Zhang, con cui mi sono messaggiato ieri, che ha un affetto sincero per questa squadra. Un ringraziamento poi a Lautaro Martinez per essere cosi’ milanese. L’auspico mio – ha concluso – è di vedere un ventunesimo scudetto. Poi se i milanisti passeranno da 19 a 20 scudetti li aspetto qua ma intanto oggi c’è qua l’Internazionale”.

 

 “Siamo orgogliosi di ricevere questo Ambrogino – ha detto Marotta -. Tutti noi abbiamo in mente la sfilata del nostro bus e quelle ali di folla che hanno dato calore alla squadra. Questo dimostra come lo sport sia un fenomeno di forte aggregazione, abbattendo barriere di carattere culturale, sociale, etnico ed economico. Lo sport ha questa forte valenza”.

 

“È un grandissimo onore e motivo di orgoglio essere qui per ricevere questa onorificenza che il comune ha voluto riconoscerci conferendo maggior lustro al risultato sportivo che abbiamo ottenuto – le parole di Antonello -. Oggi viene riconosciuto il contributo speciale che l’Inter ha conferito a Milano testimoniando il legame indissolubile con la sua città. Questo traguardo meraviglioso è la migliore motivazione per continuar a lavorare insieme”. Così Inzaghi, che ha ribadito “il grandissimo onore di essere qui perché sappiamo quanto sia prestigioso questo premio. A nome mio e di tutta la squadra ringraziamo Milano e i nostri splendidi tifosi perché sappiamo che senza di loro probabilmente questo percorso non sarebbe stato fatto con cosi’ tanta fiducia”.

 

“Ringrazio il sindaco – ha affermato il numero uno della squadra tra gli applausi dei compagni – perché è un onore per noi ricevere questo premio. Grazie ai tifosi e ai milanesi, ai compagni e a chi lavora insieme a noi perché abbiamo fatto una cosa importantissima. Dobbiamo continuare su questa strada pensando di portare l’Inter il più in alto possibile”. Non sfugge l’assenza di Massimo Moratti, che è stato storico presidente dell’Inter, che non sarebbe stato invitato, a quanto si apprende dal Giorno. 

AGI – Tutti sul palco della sala d’onore del Comune di Milano per l’Ambrogino d’oro all’Inter dopo che lo scorso 22 aprile ha vinto la seconda stella per il ventesimo scudetto ottenuto: il sindaco di Milano Giuseppe Sala, notoriamente interista, gli amministratori delegati sport Beppe Marotta e corporate Alessandro Antonello, il capitano Lautaro Martinez, l’allenatore Simone Inzaghi. Pergamene anche al presidente Steven Zhang e al vicepresidente Javier Zanetti che non hanno potuto partecipare. Alla fine la squadra ha consegnato al sindaco in omaggio una maglia autografata.
 
“Sono un filo imbarazzato – ha detto Sala, palesemente contento – perché mi devo sforzare di essere istituzionale altrimenti il mio interismo viene fuori. Congratulazioni perché avete vinto ma soprattutto perché il vostro comportamento in campo e fuori è sempre stato in linea coi valori della città. Il mio secondo ringraziamento a Simone Inzaghi, il nostro mister col quale un po’ mi identifico. Siamo in un periodo storico in cui se qualcosa non va si vuol cambiare il sindaco, l’allenatore, ma se si resiste i risultati arrivano. Un ringraziamento a Steven Zhang, con cui mi sono messaggiato ieri, che ha un affetto sincero per questa squadra. Un ringraziamento poi a Lautaro Martinez per essere cosi’ milanese. L’auspico mio – ha concluso – è di vedere un ventunesimo scudetto. Poi se i milanisti passeranno da 19 a 20 scudetti li aspetto qua ma intanto oggi c’è qua l’Internazionale”.
 
 “Siamo orgogliosi di ricevere questo Ambrogino – ha detto Marotta -. Tutti noi abbiamo in mente la sfilata del nostro bus e quelle ali di folla che hanno dato calore alla squadra. Questo dimostra come lo sport sia un fenomeno di forte aggregazione, abbattendo barriere di carattere culturale, sociale, etnico ed economico. Lo sport ha questa forte valenza”.
 
“È un grandissimo onore e motivo di orgoglio essere qui per ricevere questa onorificenza che il comune ha voluto riconoscerci conferendo maggior lustro al risultato sportivo che abbiamo ottenuto – le parole di Antonello -. Oggi viene riconosciuto il contributo speciale che l’Inter ha conferito a Milano testimoniando il legame indissolubile con la sua città. Questo traguardo meraviglioso è la migliore motivazione per continuar a lavorare insieme”. Così Inzaghi, che ha ribadito “il grandissimo onore di essere qui perché sappiamo quanto sia prestigioso questo premio. A nome mio e di tutta la squadra ringraziamo Milano e i nostri splendidi tifosi perché sappiamo che senza di loro probabilmente questo percorso non sarebbe stato fatto con cosi’ tanta fiducia”.
 
“Ringrazio il sindaco – ha affermato il numero uno della squadra tra gli applausi dei compagni – perché è un onore per noi ricevere questo premio. Grazie ai tifosi e ai milanesi, ai compagni e a chi lavora insieme a noi perché abbiamo fatto una cosa importantissima. Dobbiamo continuare su questa strada pensando di portare l’Inter il più in alto possibile”. Non sfugge l’assenza di Massimo Moratti, che è stato storico presidente dell’Inter, che non sarebbe stato invitato, a quanto si apprende dal Giorno. 

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