Le vetture di lusso del passato possono essere battute a cifre astronomiche. Se a metterci lo zampino poi è David Brown, il noto proprietario del marchio Aston Martin, potete immaginare l’esclusività del veicolo che finirà nell’attesissima asta curata da RM Sotheby’s il prossimo 4 febbraio. David Brown era a capo di una azienda meccanica di famiglia quando posò gli occhi sull’Aston Martin. Produceva componenti per trasmissioni e trattori agricoli. Durante la Seconda Guerra Mondiale commercializzò 7.700 esemplari del modello VAK1 e divenne molto ricco.
David Brown era un appassionato di auto da corsa e trovò un annuncio sul “Times” in merito alla vendita di un’attività legata ai motori. Non c’era alcun riferimento al nome dell’azienda in vendita. Rispose all’annuncio e, con grande stupore, si ritrovò la possibilità di diventare proprietario dell’Aston Martin Motors. Con un assegno di 20.500 Sterline, a fronte di una richiesta di 30.000, Brown impostò l’attività sulla creazione di vetture sportive. Scoprì che anche che la Lagonda era in vendita, con il suo nuovo sei cilindri appena creato dai tecnici, e riuscì a trovare la soluzione a tutti i suoi problemi. La sigla DB accompagnerà il nome di alcune delle più spettacolari vetture della storia dell’Automotive inglese.
All’asta una Aston Martin unica nel suo genere
David Brown era un appassionato di caccia e proprio perché desiderava che il suo cane viaggiasse in pieno confort sulla sua DB5 deciso di modificarla, cooperando insieme al carrozziere Radford. Nacque così l’idea di alcune Shooting Brake e altri 6 modelli vennero costruiti su base DB6. La FLM Panelcraft di Broughton Street a Londra, famosa per le sue carrozzerie Rolls-Royce, progettò degli esemplari con una linea del tetto più alta, finestrini laterali apribili e portellone posteriore ripiegabile.
Innes Ireland, vincitore del Gran Premio degli Stati Uniti del 1961 al volante della Lotus, acquistò il primo dei tre esemplari prodotti. Soltanto una DB6 Shooting Brake della FLM Panelcraft fu completata in versione con guida a sinistra. La base era una berlina AM del 1965 commissionata per il Nord America da un uomo chiamato Farrish, del Texas, che l’aveva richiesta in blu. La vettura subì dei danni e il texano decise di non acquistarla più. L’evoluzione della storia poi è avvolta dal mistero.
Fonte: Ufficio Stampa RM Sotheby’sIn vendita l’Aston Martin DB6 Shooting Brake della FLM Panelcraft
Motore originale e quotazione super
Dopo una serie di passaggi di mano, la vettura venne comprata da un appassionato francese. E’ stata restaurata in Inghilterra dall’esperto del marchio Spray Tec di Wellingborough e messa in vendita sulla rivista Auto Passion nell’aprile 1990. Venne verniciata del classico verde racing britannico per risultare più attraente. Ha fatto capolino a Goodwood, al Parc de Bagatelle e a Schwetzingen, per poi essere comprata dall’hub The Curated Collection nel settembre 2006.
La DB6 Shooting Brake verrà battuta all’asta, corredata da una guida per gli utenti e dai premi vinti nei concorsi. Sebbene abbia avuto una storia piuttosto complessa, ricca di alti e bassi, la vettura inglese ha conservato, in perfetto ordine, il mitico motore a sei cilindri in linea da 4 litri. La linea da Station Wagon non attirerà come le supersportive di Gaydon, ma trasmette un senso di eleganza impareggiabile. Con un prezzo stimato attorno ai 550.000 – 700.000 Euro sarà il pezzo pregiato dell’asta parigina di RM Sotheby’s del prossimo 4 febbraio.