• 26 Novembre 2024 7:33

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Allarme di Ambrosetti sul Pnrr: completato solo l’1% dei progetti 

Apr 1, 2023

AGI –  Del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, solo il 6% dei finanziamenti è stato speso e solamente l’1% dei progetti è stato completato. Inoltre, il 65% dei progetti passa dai Comuni e il 60% di questi passa dai Comuni con meno di 5.000 abitanti, con notevoli difficoltà nella gestione dei progetti stessi. I dati emergono dallo studio condotto dall’Osservatorio Pnrr di The European House – Ambrosetti, presentato alla 34esima edizione del Workshop “Lo Scenario dell’Economia e della Finanza” organizzato a Villa D’Este a Cernobbio (Como).

L’indagine è iniziata nell’aprile 2021 ed è proseguita con l’obiettivo di monitorare, a due anni dall’avvio, l’implementazione del Piano, l’andamento degli investimenti e valutare l’impatto del Pnrr sulla riduzione delle disuguaglianze.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, presente a Cernobbio, ha affermato che “si sta valutando un provvedimento per migliorare l’organizzazione della struttura della Pubblica Amministrazione per il Pnrr.  L’attuazione del Pnrr è la priorità del governo” – ha sottolineato – anche se “concordo sulla necessità di effettuare un’analisi che consenta di avere un quadro preciso sulla realizzabilità complessiva degli interventi previsti per migliorare, quanto possibile, gli aspetti più problematici e nel caso rivedere i piani iniziali”.

Giorgetti ha ricordato che si tratta “di una posizione per me non nuova e già espressa in qualità di ministro dello Sviluppo economico”, per cui “osservo, in questi giorni, polemiche che non hanno alcun senso. Rispetto all’impostazione iniziale – ha osservato  – c’è stato lo scoppio di una guerra nel cuore dell’Europa con i riflessi in materia. E se proprio vogliamo trovare una causa della difficoltà di implementazione del Pnrr dobbiamo trovarlo semplicemente nello stress a cui abbiamo sottoposto la struttura burocratica della pubblica amministrazione che probabilmente non era e non è all’altezza di sostenere questo tipo di choc di domanda”. 

 “Le garanzie sono invece allo studio del Mef – ha proseguito – è una proposta che vorremmo portare anche in Europa per contribuire a migliorare il sistema che permette alle imprese, soprattutto quelle che affrontano grandi progetti infrastrutturali, di avere un sistema più ‘friendly’ e avere la possibilità quantomeno di partire con il cantiere, altrimenti oggi diventa complicato”. 

 Sul Pnrr dell’Italia ha parlato anche il Commissario dell’Ue all’Economia, Paolo Gentiloni:  “Sono ottimista, però le decisioni vengono prese quando la Commissione dà un parere favorevole e questo avverrà nel giro di pochissime settimane”. Decisioni che la Commissione, ha sottolineato, prenderà, “mi auguro, senza difficoltà tenendo conto che la stragrande maggioranza degli obiettivi sono già raggiunti e poi ci vuole l’approvazione finale”.

Sulla terza trance all’Italia da circa 19 miliardi, “io non sono preoccupato affatto per l’erogazione richiesta a fine dicembre, penso che i punti che sono ancora da chiarire saranno chiariti”. Del resto – ha concluso – “vedo grandissima buona volontà da parte del governo. Il punto che sappiamo tutti, è che l’assorbimento di risorse così ingenti non è facile in Italia e quindi man mano che il piano va avanti la strada diventa più impegnativa ma anche più risolutiva dal punto di vista economico”. 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close