Manco si trovasse su un circuito da corsa, un automobilista (il modello rimane non specificato) è stato visto sfrecciare sull’Autostrada A26 Voltri/Sempione, nel territorio di Sillavengo (Novara) a 255 km/h. Le immagini, raccolte dalla Polizia Stradale di Novara, lo inchiodano, riportando a galla un vecchio problema: la scarsa educazione dei conducenti. Di alcuni, sia chiaro, ma anche solo qualche caso isolato è potenzialmente fatale.
Ed è meno raro di quanto ci si immagina imbattersi in episodi simili. Lo scorso dicembre un 25enne era stato, ad esempio, intercettato e sanzionato sull’Autostrada A4 perché viaggiava a 200 km/h con a bordo una bambina di 4 anni senza cintura. Pochi giorni fa, la questura di Sassari aveva, invece, fermato il guidatore di un SUV a 218 km/h. Nel primo quadrimestre del 2024, la Sezione Polizia Stradale di Novara – comunica una nota – ha registrato un totale di 1.648 infrazioni per eccesso di velocità.
Cosa dice il Codice della Strada
Le numerose campagne di sensibilizzazione sul team tenute dalle autorità mirano a una maggiore consapevolezza, e di progressi ne sono stati compiuti. Detto ciò, la grave infrazione compiuta nel Novarese un certo effetto lo fa, in quanto il massimo consentito è di 130 km/h.
L’autore non stava, infatti, percorrendo l’Autobahn, in Germania, dove in diversi tratti sono assenti limiti. Che poi anche lì, seppur in assenza di una normativa generale, circa il 25% della rete ha delle soglie da osservare, la prevalenza di 130 km/h. In Italia, l’art. 142 del Codice della Strada (oggetto di riforma) continua a indicare le stesse soglie massime: 130 km/h in autostrada, 110 km/h lungo le strade extraurbane principali, 90 km/h lungo le extraurbane secondarie e locali, 50 km/h nei centri abitati.
Per motivi di sicurezza, possono essere stabiliti dei limiti inferiori, come in prossimità di cantieri, scuole o incroci. Una delle iniziative più dibattute al momento è Città 30, sposata da vari Comuni, anche se il Governo in carica esprime scetticismo. Perplesso è soprattutto Matteo Salvini, una voce autorevole se non altro perché è il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il leader leghista ha esercitato i propri poteri, ammettendo una deroga solo in aree “sensibili” e per giustificate ragioni.
Le sanzioni
L’entità della pene varia a seconda della gravità dell’infrazione e quella elevata all’audace automobilista è esemplare: 845 euro di multa, più il ritiro della patente ai fini della sospensione, per un periodo che va da un minimo di sei a un massimo di dodici mesi.
L’accertamento è avvenuto con Trucam, il nuovo sistema che permette di misurare la velocità da oltre un chilometro di distanza e di analizzare il comportamento del guidatore all’interno dell’abitacolo. Approvato dal dicastero dei Trasporti mediante decreto nel 2011, rispetto alle precedenti generazioni di telelaser è preposto a girare dei video in alta definizione (HD), anziché delle semplici fotografie.
La dotazione è pure capace di registrare ulteriori rilevazioni come il mancato utilizzo della cintura di sicurezza, l’utilizzo del telefono cellulare o il passaggio con il semaforo rosso. Sebbene non sappia identificare direttamente la circolazione sotto effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti, può avvertire le Forze dell’Ordine, che provvederanno a eseguire l’alcoltest o il narcotest.