• 17 Maggio 2024 11:42

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Alla Sapienza proteste contro Israele dopo l’occupazione del Rettorato

Mar 26, 2024

“Basta complicità con Israele, fuori la rettrice da Med-Or, no alla partecipazione al bando del Maeci, basta accordi con università israeliane e filiera bellica”. Con queste richieste gli studenti del collettivo universitario “Cambiare Rotta” hanno occupato da ieri la sede del Rettorato dell’Università La Sapienza di RomaNel corso della mattina altri studenti hanno provato a raggiungere il palazzo occupato, incontrando la resistenza delle forze dell’ordine con cui ci sono stati degli scontri. 

 

 

I collettivi sono in mobilitazione perché, tra le altre cose, anche l’università romana segua l’esempio di quella di Torino e interrompa le collaborazioni con gli atenei israeliani. Fuori dal palazzo del Rettorato i manifestanti hanno intonato cori contro Israele a suon di “vergogna, vergogna!” e contro le forze dell’ordine (“Via, via la polizia!”). Secondo fonti di agenzia, i manifestanti hanno provato a entrare dentro alla sede forzando la porta d’ingresso. “È stata la Polimeni (la rettrice, ndr) a dare ordine alle guardie di non farci entrare” si sente nei video girati durante la protesta. 

 

 

Oggi, 26 marzo, è prevista la riunione del Senato accademico dell’ateneo, motivo per il quale il sit in di “Cambiare Rotta” è stato ribattezzato “Contro Senato accademico”. All’ordine del giorno non è previsto un voto sulle questioni sollevate dal collettivo, ma la rettrice Antonella Polimeni ha accettato di incontrare gli studenti prima della convocazione dell’aula, prevista per le 14.30. “L’ateneo è disponibile, come sempre è stato, a portare in discussione eventuali istanze della comunità studentesca purché queste giungano in modo condiviso attraverso la propria rappresentanza negli organi e non ledano i principi democratici e i diritti e le libertà altrui”, ha detto la rettrice della Sapienza con una nota dopo l’incontro.

 

 

Tra le richieste dei collettivi c’è quella delle dimissioni di Polimeni dal comitato tecnico-scientifico di Med-Or, una fondazione nata su iniziativa di Leonardo s.p.a con l’obiettivo di promuovere attività culturali e rafforzare i rapporti internazionali tra l’Italia e i paesi dell’area del Mediterraneo allargato. Soprattutto, chiedono che l’ateneo si smarchi dall’adesione del programma dei bandi del ministero degli Esteri e che interrompa i rapporti con le università israeliane. “Mentre ci prepariamo alla guerra generalizzata, sotto gli occhi di tutti in Palestina si sta commettendo un genocidio con la complicità del nostro paese che oggi invia persino le navi da guerra nel Mar Rosso. Noi non ci arruoliamo! Negli ultimi senati accademici centinaia di studenti hanno chiesto di poter intervenire portando delle chiare rivendicazioni all’ordine del giorno e puntualmente la nostra rettrice ha rifiutato il confronto“, scrivono gli studenti. 

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