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Alitalia, l’ad di Lufthansa: «Ci vuole partner giusto e ristrutturazione»

Dic 16, 2019

Il piano

Carsten Spohr spiega il piano su Alitalia. Il vettore tedesco ipotizza che Alitalia potrebbe avere 90 aerei (oggi sono 113) se farà una riduzione «realistica» dei costi. I dipendenti della Nuova Alitalia sarebbero 5-6.000 (oggi sono 11.500). L’handling dovrebbe essere venduto, per la manutenzione un partner.

dal nostro inviato a Francoforte Gianni Dragoni

16 dicembre 2019


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4′ di lettura

Prima la ristrutturazione. Poi la partnership commerciale. Solo alla fine del percorso, se Alitalia sarà profittevole, ci potrà essere l’acquisto della compagnia. È il piano che Lufthansa ha preparato per attirare Alitalia nella sua orbita. L’a.d. tedesco, Carsten Spohr, spiega: «Perché Alitalia abbia un futuro di lungo termine è importante che abbia il partner giusto e la giusta ristrutturazione. Questa è la logica che ho illustrato quando ho parlato con i “player” italiani nelle ultime settimane».

Contatti con Patuanelli e Leogrande

La compagnia tedesca sta giocando tutte le sue carte per prendere il controllo di Alitalia. Se possibile, senza rischiare neppure un euro. Spohr nelle scorse settimane ha incontrato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. I contatti sono favoriti dal ruolo svolto da Joerg Eberhardt, presidente e a.d. della controllata Air Dolomiti, di stanza a Verona. Lufthansa ha avuto contatti anche con il nuovo commissario scelto dal governo, Giuseppe Leogrande, e con altri politici, in particolare la senatrice del M5S Giulia Lupo.

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Alleanza commerciale entro maggio 2020

Al primo posto ci deve essere una riduzione dei costi, dice Lufthansa. La compagnia tedesca chiede che l’avvocato Leogrande avvii subito una ristrutturazione. Solo dopo qualche mese _ non in gennaio, ma probabilmente entro maggio 2020 _ sarebbe disponibile a fare un’alleanza commerciale a far entrare Alitalia nella sua rete che comprende anche l’americana United e altri partner in Asia, in particolare Air China e la giapponese Ana.

Acquisto non prima di 18 mesi

Lufthansa potrebbe considerare l’acquisto di Alitalia solo quando avrà dimostrato di avere i conti in attivo e di essere in grado di crescere. Perché questo avvenga sarebbero necessari almeno 18 mesi, nel frattempo dovrebbe essere lo Stato a finanziare la compagnia, che quest’anno perderà circa 600 milioni di euro, secondo stime.

Flotta ridotta a 90 aerei

La Nuova Alitalia ipotizzata da Lufthansa, secondo fonti del gruppo tedesco, potrebbe avere una base di partenza di 90 aerei, purché però ci sia una riduzione «realistica» dei costi. Nei mesi scorsi Lufthansa aveva proposto un piano più drastico, con 74 aerei. Il rialzo a 90 aerei è comunque condizionato a un taglio dei costi. La flotta di Alitalia dai 118 aerei di fine 2018 si sta riducendo a 113 entro la fine di quest’anno, per la riconsegna ai proprietari di Airbus della famiglia 320 giunti a fine leasing. Ai tedeschi interessano solo le attività di trasporto passeggeri e merci, inclusa la «line maintenance», la manutenzione più leggera, ma non il resto della manutenzione (Mro) né l’handling di Fiumicino. Con meno aerei la nuova Alitalia farebbe meno voli e meno rotte di oggi.

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