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Alfa Romeo è partita trascinata da Jeep, Basta made in Italy: esulta il governo polacco

Dic 29, 2020
Alfa Romeo è partita trascinata da Jeep, Basta made in Italy: esulta il governo polacco

Sono le notizie che non avresti mai sognato di scrivere da piccolo, che fanno pure movimento sui social di questi duri e un po’ sterili tempi, ma al contempo, rendono definitivo e reale un sentimento di “perdita” già noto. L’Alfa Romeo è partita, basta berline puramente made in Italy. Nel prossimo futuro, i modelli “stellati” del gran gruppo FCA sposato a PSA saranno fatti parzialmente in comune, pur se assemblati a destra e manca. Dalle parti di Tychy, noto sito produttivo polacco dove fanno le “nostre” Fiat 500, si leccano i baffi.

Buon per loro, intesi come filiera intera. L’onore incredibile di poter gestire la tecnologia della passione. Il pregio di poter essere luogo dove nascono sistemi veicolistici e vetture intere con il logo del Biscione e di Milano. Probabile che quando la prima Alfa polacca sarà esposta a un Salone, lo spirito di Henry Ford passi e commenti in modo diverso da come usava fare in vita (When I see an Alfa Romeo , I lift my hat) di fronte a una vera Alfa Romeo lombarda. Al sodo, vere e pure Alfa Romeo o no, ci sono i fatti del 2021 che contrastano. Con la storia, vecchia e superata, ma anche con le parole non troppo lontane del vecchio capo FCA, Marchionne.

Lui disse che non avrebbe mai lasciato produrre le Alfa Romeo fuori dall’Italia. Eppure, il mondo cambia con esigenze mutate e piuttosto che vedere pochissimi modelli Alfa Romeo e poco apprezzati, forse meglio dire anche poco prezzabili pur se buoni, il grande gruppo che tutto possiede dell’industria auto italiana procede. Si annunciano investimenti nello stabilimento di Tychy, in Polonia, per produrre nuovi modelli Fiat, come sempre, ma anche Jeep e Alfa. Si parla di auto che saranno in vendita non prima del 2022, anche elettriche.

Non ci sono conferme precise dall’azienda, ma bastano le vicende fiscali che toccano la Polonia con il dovuto anticipo, per capire. Membri del governo mandano tweet, contando i miliardi di euro da investire a casa loro. Lato utenti e automobilisti si pensa ora al tanto chiacchierato modello di accesso gamma Alfa Romeo, un crossover di segmento B che potrebbe condividere pianale e sistemi PSA. Nel caso prodotto in Polonia, insieme ai fratelli Jeep e Fiat, diventerebbe un nuovo membro della famiglia allargata non come era già Alfa Mito (vettura sorella di Fiat Punto e derivate tricolori) ma ancor di più. Allargatissima come mai prima d’ora, per un’auto Alfa Romeo. Il lato positivo è che si tratta di un potenziamento di attività FCA, verso PSA e l’economia di scala, ma sempre di pertinenza del vecchio mondo dell’auto nostrano. Con l’Italia come riferimento, formale.

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