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Alfa Romeo accelera, dal 2022 un modello all’anno

Ott 8, 2021

Alfa prepara il nuovo piano per il futuro, a partire dal 2022 fino al 2026. La nuova strategia del brand è quella di lanciare una nuova auto all’anno, un modello di business rivoluzionario, basato su una produzione ‘su misura’ a seconda di quelli che sono i gusti e le necessità dei clienti.

È stato il CEO Jean Philippe Imparato a fare le suddette dichiarazioni alla stampa, sottolineando: “Il SUV Tonale sarà prodotto a partire da marzo del prossimo anno e sarà in vendita in Italia a giugno 2022. Il nuovo modello sarà ‘built to order’ per almeno l’80%: produrremo le auto solo se abbiamo il cliente finale. A inizio 2021 eravamo al 38%, passeremo all’80% nel 2023. Questo consentirà una migliore gestione dei costi a noi e ai concessionari per evitare sprechi. Non dobbiamo produrre auto che non hanno clienti perché gli stock sono un cancro, nessuna macchina deve restare più di 90 giorni nei parcheggi”, questo piano fa parte della nuova strategia che ha a cuore l’esigenza del cliente e anche l’azzeramento degli ‘invenduti’, fondamentale in un periodo di crisi così profonda per tutto il comparto dell’automotive.

Questo ridurrebbe anche di molto l’impatto per gli stabilimenti, fare auto se si hanno i clienti infatti, come ha sottolineato il CEO, è assolutamente normale. Ma non è solo Alfa Romeo a voler produrre un nuovo modello all’anno, anche la strategia di Lancia propone tante novità, visto che tra il 2024 e il 2028 la Casa ha deciso di presentare tre nuove auto, una ogni 2 anni. Nel 2024 assisteremo al lancio della nuova Ypsilon elettrica.

Luca Napolitano conferma: “Dal 2026 Lancia produrrà solo auto elettriche e quindi la nuova Delta sarà solo elettrica”, questo lo abbiamo visto proprio poche ore fa. Oltretutto la strategia promessa dal CEO è quella di ampliare il mercato di riferimento in tutta Europa. Lancia sta lavorando a pieno regime e molto rapidamente per raggiungere gli obiettivi prefissati, Napolitano aggiunge: “Efficienza e diversificazione sono le parole d’ordine. Essere in classe Premium mi sembra una dichiarazione d’intenti molto chiara. Stiamo incontrando un consenso molto positivo sui mercati. Il modello distributivo sta avendo successo, i concessionari avranno vantaggi perché i loro costi saranno ridotti e potranno concentrarsi sulla qualità, mentre i clienti ne beneficeranno in qualità. L’obiettivo è finire tutto il processo entro il prossimo anno”. E che dire della crisi dei microchip? L’impatto è forte, come per tutte le realtà del settore.

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