Il nuovo Codice della Strada continua a essere uno dei temi “caldi” di questo periodo. Tutto ruota intorno all’inasprimento delle sanzioni e alle nuove regole introdotte dalla riforma fortemente sostenuta dal ministro dei trasporti, Matteo Salvini, con l’obiettivo di massimizzare la sicurezza stradale. Le questioni sul tavolo sono tante e abbiamo già parlato dei problemi legati all’applicazione delle norme sui monopattini, su cui, in futuro, potrebbe esserci la necessità di un nuovo intervento normativo per rendere effettivamente applicabili le novità introdotte dal Codice.
L’inasprimento delle sanzioni
Una delle questioni principali legate alle novità del Codice della Strada riguarda l’alcol alla guida, con un inasprimento della normativa che punta a scoraggiare l’utilizzo dell’auto dopo aver bevuto. Si tratta di un tema rilevante e molti italiani, infatti, si stanno chiedendo anche quanti bicchieri di vino si possono bere prima per poter mettersi alla guida senza andare a infrangere le norme previste dal CdS. Il tema non è da sottovalutare: anche bar e ristoranti potrebbero essere colpiti.
Molti automobilisti potrebbero, infatti, preferire non bere alcol pur di evitare conseguenze negative in caso di controlli e del superamento del tasso alcolemico. Anche piccole violazioni, infatti, possono comportare una sospensione della patente oltre a una multa che può superare i 2.000 euro. Basta avere un tasso alcolemico pari o superiore a 0,51 grammi per litro per far scattare le sanzioni. Per i recidivi, inoltre, si applicano le stesse norme dei neopatentati e, quindi, è richiesto un tasso alcolemico pari a zero oltre all’installazione dell’alcolock.
Un problema anche per bar e ristoranti
Il possibile calo degli incassi per ristoranti e bar a causa delle norme sull’alcol alla guida previste dal Codice della Strada è uno dei temi più chiacchierati di questi giorni. Un’indagine di Repubblica a Firenze ha evidenziato i primi effetti della normativa, con alcuni esercenti che sono arrivati a parlare di un “impatto devastante” da parte delle nuove norme soprattutto tra i clienti trentenni.
Esemplificativo è il commento di Matteo Miedico di Osteria Manì che ha sottolineato: “La gente non beve perché ha paura pazzesca. Chi prima ordinava un litro, ora ordina un calice. Chi ordinava un calice, non beve più neppure quello. Per non parlare degli amari“. Il rischio secondo gli esercenti intervistati (otto in totale) è quello di una riduzione dei consumi, soprattutto tra i clienti che si recano al ristorante in auto. Quest’inasprimento delle norme, sostengono diversi intervistati, potrebbe danneggiare in particolare le strutture che non sono in centro e che non sono raggiungibili facilmente con i mezzi pubblici.
L’impatto sul calo dei consumi
L’impatto sul lungo periodo, al netto degli allarmismi degli esercenti, andrà valutato con attenzione. Il calo dei consumi, in questo momento, potrebbe essere legato solo a un impatto mediatico delle novità del Codice della Strada. Per gli automobilisti, in ogni caso, è chiaro che c’è la necessità di prestare la massima attenzione al consumo di alcol prima di mettersi alla guida. Per evitare conseguenze in caso di controlli ma, soprattutto, per massimizzare la sicurezza dei propri spostamenti, chi guida dovrebbe ridurre al minimo o (meglio ancora) azzerare completamente l’assunzione di alcol.