AGI – Si è svolta oggi al Consiglio Regionale del Lazio la prima seduta della commissione speciale per il Giubileo 2025 che avrà il compito di monitorare e verificare tutti gli interventi e i progetti previsti per l’anno giubilare, il secondo, dopo quello del 2015, con Papa Francesco, e che porterà a Roma e nel Lazio oltre 30 milioni di pellegrini.
Della Commissione speciale per il Giubileo 2025 fanno parte 15 consiglieri regionali ed è presieduta da Giorgio Simeoni (Forza Italia), mentre i due vicepresidenti sono Maria Chiara Iannarelli (Fratelli d’Italia) e Valerio Novelli (M5s). “Il Giubileo 2025, come tutti ben sappiamo, è un evento di rilevanza internazionale oltre a essere straordinariamente significativo sul piano spirituale – spiega all’AGI Giorgio Simeoni – permetterà a Roma di diventare il centro del mondo, e in tal senso, costituirà una straordinaria occasione di crescita per la Capitale e l’intera comunità regionale. Ci attendono perciò mesi importanti”.
Simeoni è laureato in giurisprudenza ed è un imprenditore. È stato vicepresidente della Regione Lazio dal 2000 al 2005, e successivamente parlamentare per due legislature.
Quali sono gli obiettivi che vi darete?
“Abbiamo l’opportunità, e il dovere, di realizzare opere che renderanno la nostra città più moderna, più accogliente, più bella, in una sola parola: più vivibile. E Roma dovrà essere per i turisti che arriveranno la porta di accesso alle innumerevoli bellezze che il Lazio offre. Vista la rilevanza, si tratta di una manifestazione da organizzare nei minimi dettagli e noi, con la Commissione che mi onoro di presiedere, siamo pronti a dare il nostro contributo, che spero sia significativo”.
Quali sono le competenze della Commissione speciale per il Giubileo e che tipo di poteri avete?
“Tra i compiti della nuova Commissione vi è indubbiamente quello di garantire il processo partecipativo e conoscitivo di cittadini e associazioni, nonché quello di monitorare il rispetto delle procedure e dei vincoli, economici e tecnici, previsti per gli interventi in cui la Regione Lazio ha il ruolo di “Amministrazione proponente” e/o di “Soggetto attuatore”.
“E, in tale direzione, la Commissione potrà anche verificare il grado di attuazione e il rispetto del cronoprogramma, procedurale e finanziario, dei suddetti interventi, nonché la rendicontazione degli stessi. Mi permetto di dire che la Commissione Giubileo potrà essere, per certi aspetti e naturalmente nei limiti delle sue competenze, quello che rappresenta a livello statale un altro organismo che è stato appositamente costituito ossia la ‘Cabina di coordinamento’, che esercita poteri di indirizzo e impulso in relazione alle attivita’ e agli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo 2025 e di verifica del grado di attuazione degli interventi stessi”.
Quali saranno i vostri rapporti con altre istituzioni coinvolte nell’evento come il comune di Roma?
“La Regione Lazio è rappresentata al massimo livello dal presidente Francesco Rocca al tavolo istituzionale di governo, e noi gli saremo di supporto. Promuoveremo momenti di confronto, e di raccordo, tra gli enti e le autorità a vario titolo competenti e proveremo, se necessario, a favorire il superamento di situazioni di impasse che venissero eventualmente a crearsi e più in generale a superare elementi ostativi qualora si presentassero nel processo di realizzazione degli interventi previsti. Insieme ai vicepresidenti Iannarelli e Novelli, a tutti i componenti della Commissione, non mancheremo di dare impulso, attraverso gli organi competenti, a nuove e/o alternative iniziative”.
Il Giubileo è anche l’occasione per far conoscere luoghi della regione spesso esclusi dagli itinerari turistici. Saranno realizzati progetti su questo versante?
“Potenzialmente il 2025 sarà un anno nel quale verranno abbattuti tutti i record sul fronte del turismo a Roma e nel Lazio. Nella nostra regione abbiamo dei borghi bellissimi che dobbiamo assolutamente coinvolgere in questo grande evento. In tal senso, sono già previste importanti risorse ad hoc nella Missione 1 del PNRR. Nell’ambito della linea di finanziamento prevista per il progetto ‘Caput Mundi’ sono stati assegnati fondi a Roma e alla Regione Lazio per la creazione di nuovi percorsi turistici”.
“La Regione è inoltre soggetto attuatore del progetto ‘Grande Latium – Cammina in sicurezza’, che rafforzerà i cammini del Lazio, grande patrimonio archeologico e culturale della Regione. Percorsi che consentono la scoperta di luoghi immersi nella natura, meno conosciuti ma di assoluta bellezza. In tal senso proveremo anche a capire se c’è la possibilità, nell’ambito del Bilancio regionale, di effettuare degli interventi che si muovano in una logica di complementarietà con quelli già programmati e finanziati”.