AGI – Il G7 dell’Industria, Tecnologia e Digitale che si terrà domani e dopodomani a Verona e Trento apre di fatto l’agenda della presidenza italiana del G7. Al centro della due giorni ci saranno alcuni dei temi più sfidanti per le imprese, per le economie dei Paesi coinvolti e le loro politiche industriali.
Sono tre le aree di discussione proposte dall’Italia: applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale; sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti (in particolare con un focus sui semiconduttori, sulle politiche e sulle strategie da adottare per creare un coordinamento che riduca la dipendenza da Paesi terzi) e infine sviluppo digitale sostenibile e inclusivo a livello globale, con particolare attenzione all’Africa, in linea con il Piano Mattei (proseguendo e approfondendo quindi le interlocuzioni già avviate dall’Italia con le Nazioni Unite, il G20, il G77 e altri partner anche africani).
A precedere il G7 vero e proprio sarà oggi a Verona il B7 di Confindustria, forum di cooperazione intergovernativo dei sette Paesi più industrializzati. Confindustria ha affidato la presidenza del B7 a Emma Marcegaglia, past president della Confederazione. L’obiettivo del gruppo è quello di formulare proposte e raccomandazioni alle presidenze di turno per affrontare le principali sfide dell’agenda economica globale.
È la terza volta, dopo il 2009 e il 2017, che Confindustria assume la guida del B7. Il B7 non rispecchia né si sovrappone all’agenda del G7, ma la integra con raccomandazioni sui temi maggiormente rilevanti per il mondo delle imprese. Il claim del B7 Italy 2024 recita “Leading the Transitions Together” per indicare una fase dello sviluppo scientifico, economico, politico e sociale che impone di perseguire gli obiettivi legati alla duplice transizione, verde e digitale.
Quattro le macro-priorità tematiche individuate dall’associazione degli industriali: impatto dell’incertezza globale sulle catene globali del valore; transizioni energetica, climatica e ambientale; sfide della regolamentazione della data economy, tecnologie digitali e valorizzazione del potenziale dei talenti e delle competenze nel mercato del lavoro.
Entro fine aprile gli “sherpa” delle organizzazioni imprenditoriali del B7 redigeranno il testo della dichiarazione finale che sarà consegnato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in qualità di presidente del G7, in occasione del B7 Summit previsto a fine maggio. All’evento partecipano 260 invitati per conto di imprese, associazioni, istituzioni e portatori d’interesse. Ben 84 le aziende presenti (con 160 rappresentanti): 54 italiane e 30 straniere (da U.S.A., Germania, Regno Unito, Canada, Belgio, Giappone, Svezia e Ucraina).