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Tricolori raffa di Brescia, l’acuto di D’Alterio che cambia casacca

Set 29, 2016

giovedì 29 settembre 2016 12:25

Pensando a un degno commiato finale, difficile poter fare di meglio. Saluta così Giuseppe D’Alterio (foto) la sua “vecchia” maglia dell’Alto Verbano di Luino, Varese, regalando un’ulteriore soddisfazione a tifosi e società dopo gli importanti traguardi già conquistati in stagione. Dallo storico scudetto passando per diverse vittorie personali, fino al titolo tricolore conquistato domenica, nella categoria e prova più prestigiose: individuale A. E contro chi, poi…

E’ finita 12-7 in finale contro nientepopodimeno che Gianluca Formicone, Virtus L’Aquila. Non si può certamente dire Davide contro Golia, considerato che i rapporti fisici sono invertiti tra i due e che si tratta in ogni caso di big. Ma avere per avversario in una partita che conta, peggio ancora da titolo, l’abruzzese, è sempre una difficoltà aggiuntiva. Fino al 10-1 per il campano tuttavia D’Alterio non stava soltanto vincendo, stava dominando. Pizzico di fortuna intrinseco compreso. Autentiche prodezze si sono viste sul campo numero 2 degli otto disponibili nell’impianto comunale di Mompiano, Brescia, in accosto. Come a dire che il piatto forte della casa di Formicone è diventato improvvisamente indigesto per la sua capacità di andare ancora più vicino al pallino, più stretto. Poi la reazione del campione che non ci sta e il tentativo di rimonta, con più di qualcuno che avrà pensato “ecco, non poteva certo finire così”, bloccati però da un errore troppo banale per immaginarlo soltanto. Dopo di quello altri tre punti rosicchiati e infine, sull’11-7, la capitolazione definitiva.

D’Alterio festeggia la vittoria con una grande prova, praticamente insuperabile nella prima parte abbondante di partita. “Era il titolo che mancava e finalmente è arrivato! È stato bellissimo vincerlo perché era un po’ di anni che ci provavo e non ci ero mai riuscito, e quest’anno finalmente l’ho vinto contro Formicone che era dato per favorito. Gianluca non è facile batterlo, però ho avuto la fortuna oppure la bravura di giocare molto bene a punto e sono riuscito nell’impresa” commenta Giuseppe il giorno dopo e poi, in merito alla sua ormai ex-formazione, aggiunge: “Questo titolo lo dedico in primis alla mia famiglia che mi dà la possibilità di giocare tranquillo. E poi al mio presidente e a tutta la società Alto Verbano e al comitato di Varese. Non poteva finire meglio”. Tornando però alla finale con Formicone, alla domanda se non avesse comunque temuto un po’ la sua replica iniziata sul 10-1, il possente nativo di Giugliano in Campania, Napoli, risponde così: “Contro Gianluca fino a quando non fai il 12 non sei mai sicuro di aver vinto. Però se devo essere sincero non ho mai avuto paura di perderla. Ero troppo concentrato e sicuro di vincere”.

Li definiva “ingiocabili” Dante D’Alessandro, forse il migliore di tutti i tempi, oggi general manager azzurro, gli avversari in stato di grazia che neppure lui riusciva ad arginare. “Fino al 10-1 lui era ingiocabile, vero, ma io non ero da meno, solo che lui era un po’ più preciso di me. Secondo il mio parere fino al 10-1 la differenza è stata quel pizzico di fortuna che in questi frangenti fa la differenza, perché se non c’erano 3 scarichi (rimpalli, ndr) a suo favore la partita era sicuramente pari, ed io sono convinto che finiva diversamente, ma senza togliere nulla alla sua performance. Quindi complimenti a lui e spero che entrambi possiamo giocare così anche per il campionato europeo”. Questa la versione dell’illustre sconfitto, convinto e calcolatore sino in fondo (lo hanno soprannominato “computer”). Intanto per Giuseppe la nuova stagione con la casacca della Monastier di Treviso, un ritorno nel team capitanato dal fratello Pasquale, sta per iniziare. “Nello sport bisogna sempre migliorarsi. Ma io per la nuova stagione mi accontenterei di ripetermi sia singolarmente che in squadra!”

CAMPIONATI ITALIANI OVER 60 PETANQUE

Sui campi cuneesi della Bovesana, è stata l’Auxilium Saluzzo a fregiarsi del titolo italiano a coppie della categoria “Over 60”, grazie ai suoi Giancarlo Piasco e Adriano Isoardi. In un contesto di 32 formazioni, molte delle quali in rappresentanza del Comitato della Granda, dirette dall’arbitro Osvaldo Mattalia, il tandem del marchesato è riuscito a farsi incoronare al termine di sei incontri in cui sono emerse le costanti bocciate di Isoardi e la precisione in accosto di Piasco. La loro partenza nella poule 5 è stata a dir poco dirompente : 13-0 alla coppia Renato Tassistro – Felice Costigliolo del CPSampierdarena e 13-0 a quella cuneese di Feliciano Foi – Giovanni Perano, targati Michelin. Anche negli ottavi di finale la musica non è cambiata e a farne le spese sono stati Carlo Allione e Aldo Testa, portacolori della Madonna delle Grazie. Appresso, nei quarti, ci hanno provato due tesserati del Veloce Club di Pinerolo, Biagio Mosca e Riccardo Tamagno, a mettere i bastoni fra le ruote alla coppia saluzzese, e pure loro sono stati costretti ad alzare bandiera bianca.

Ma il confronto che ha influito pesantemente sulla conquista del titolo, si è consumato in semifinale, fra Piasco-Isoardi e l’accoppiata della Centallese composta da Attilio Ambrogio e Sergio Bottero. Match duro, intenso, sempre incerto sul punto. Avrebbe potuto premiare entrambe le formazioni. Si è concluso sul filo di lana sul punteggio di 13-12. “Quella – ha confermato Piasco – è stata la partita più difficile del campionato. Un continuo botta e risposta deciso sull’ultima boccia“. Meno combattuto il confronto conclusivo contro la Tre Valli di Pietro Gallo e Bonaventura Gallina. La sfida per l’oro si era incanalata su binari paralleli tenendo la partita su toni incerti, sino al parziale di 6 a 6. A quel punto le “creste” dei valligiani si sono afflosciate sotto l’effetto di una giocata da cinque punti che ha consegnato ai rossi dell’Auxilium gran parte del tricolore.

“E’ stata determinante – sottolinea Piasco – e in un certo senso quasi inaspettata per come si è presentata l’opportunità. Con alcune bocciate loro hanno allargato il gioco, ma non si sono accorti che ci hanno lasciato con sei bocce in mano e la bocciata da “sei al trucco”. Isoardi ha colpito normale ed abbiamo incamerato cinque punti pesantissimi che ci hanno consentito subito dopo di chiudere sul risultato di 13-6“.

EUROPEI RAFFA CREMA

Sono 16 le squadre nazionali che stanno dando vita fino a sabato 1°ottobre ai campionati europei della raffa di Crema, Città europea dello Sport 2016. L’Italia è in campo con i seniores Gianluca Formicone, Giuseppe D’Alterio, Luca Viscusi e Mirko Savoretti e l’under 23 Mattia Visconti. Il team italiano è guidato dal general manager Dante D’Alessandro e dal tecnico Rodolfo Rosi.

EUROPEI UNDER 22 PETANQUE

Sarà la spagnola Torrevelarga (Santander) ad ospitare i Campionati europei under 22, maschili e femminili, della specialità petanque, dal 30 settembre al 2 ottobre. La corsa ai due titoli continentali espoirs (saranno assegnati quelli a terne e di tiro di precisione) si giocherà sui campi del Mercado Nacional de Ganado “Jesus Collado Soto”. Al torneo maschile parteciperanno le nazionali di Belgio, Danimarca, Inghilterra, Francia, Germania, Italia,Lussemburgo, Monaco, Olanda, Polonia, Cechia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia, in quello femminile si confronteranno Austria, Belgio, Danimarca, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Olanda, Cechia, Spagna, Svezia e Turchia.Il team italiano, con capo delegazione il consigliere federale Claudio Mamino e commissario tecnicoLuigi Bozzano, scenderà in campo con la squadra femminile composta da Laura Cardo, Martina Simonotto, Jessica Rattenni e Sara Dedominici mentre per quella maschile giocheranno Andrea Tesio, Diego Rizzi, Luca Palmero e Saverio Amormino.

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