• 6 Dicembre 2025 20:24

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Al Meyer di Firenze operata una neonata con un tumore di 2 kg, viene da Gaza

Ott 21, 2025

AGI – È arrivata da Gaza, nata prematura alla 33esima settimana, quando aveva solo 10 giorni, con un tumore molto raro, un teratoma sacro-coccigeo. I medici del Meyer la hanno operata appena le sue condizioni lo hanno permesso, asportandole una neoformazione di circa 2 chili e adesso la piccola sta meglio e prosegue il decorso post operatorio nella Terapia Intensiva Neonatale del Meyer.

Una massa di quasi due chili

I chirurghi, guidati in sala da Enrico Ciardini, con un intervento di circa due ore e mezzo le hanno asportato una massa, posizionata alla base delle colonna vertebrale, di circa 2 chili di peso: per farsi un’idea delle dimensioni, basti pensare che prima dell’intervento la piccola pesava 4.300 gr, subito dopo 1.500 gr.

“Si tratta di un tumore raro, che ha un’incidenza di 1 caso su 40/50mila nati, e ancor più raro data l’eccezionalità delle dimensioni della massa neoplastica, che pesava quasi tre volte la piccola” – spiega Enrico Ciardini – “Di qui l’importanza di un intervento altamente specializzato e tempestivo, che restituisse alla bambina la possibilita’ di avere una buona qualita’ di vita”.Il decorso post-operatorio.

Oggi la piccola, ricoverata nella Tin, ha 28 giorni, sta crescendo e guadagnando progressivamente peso e la ferita post-operatoria si sta rimarginando. “La bambina è arrivata in condizioni cliniche abbastanza serie, anche per un concomitante stato infettivo, ma è attualmente in costante miglioramento – spiega Marco Moroni, responsabile della Terapia Intensiva del Meyer – La ferita post-operatoria, data la dimensione del tumore, era inevitabilmente importante ma sta migliorando giorno dopo giorno e, pur con tutte le cautele del caso e consapevoli che il percorso sarà lungo, siamo contenti”.

L’accoglienza della famiglia

La famiglia della piccola – arrivata insieme a lei nella notte tra il 29 e il 30 settembre nell’ambito di un programma di assistenza umanitaria del governo italiano, grazie alla Cross e alla prefettura di Firenze – è stata accolta in una delle strutture che fa parte della rete di accoglienza del Meyer. A seguirli nel loro percorso ospedaliero, sin dal loro arrivo, oltre al personale sanitario, gli operatori del servizio sociale del Meyer e i mediatori linguistici messi a disposizione dalla Fondazione Meyer, che sostiene anche la loro accoglienza.

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