AGI – Non solo zelanti camerieri tra i tavolini dello storico Caffè degli Specchi di Trieste situato sulla frequentatissima Piazza dell’Unità d’Italia ma anche, da un paio di giorni, tre impeccabili robot che lavorano senza sosta reggendo stoviglie sporche, piattini, tazzine, bicchieri e bottigliette che i suoi “colleghi” ritirano dai clienti per riporli nell’automa che ha poi la solerzia di riversare tutto nella zona del bancone per essere ripuliti.
Così tutto il giorno, si ripete di continuo il via vai sotto lo sguardo divertito dei passanti. Il titolare del locale, Riccardo Faggiotto, è convinto che in questo modo si risparmi tempo e fatica al personale in servizio.
I tre robot sono programmati per disporsi in un punto preciso accanto ai tavoli e per raggiungere un altro punto preciso dove recapitare quanto ritirato dai tavoli.
Si tratta dei primi “camerieri automatizzati” presenti in città, robot di un marchio molto conosciuto, che anche in altre strutture del mondo vengono già utilizzati in bar, ristoranti e hotel. Il costo? Quindicimila euro l’uno.