AGI – Tema di grande rilevanza per il nostro Paese quello del variegato comparto agroalimentare che viene discusso in occasione de L’Export dell’Agribusiness in Emilia-Romagna, sotto l’egida del Comune di Cesena e promosso da Italian Export Forum (I.E.F.), evento che si tiene a Cesena giovedì 18 dicembre 2025 – a partire dalle ore 17.30 – presso la Biblioteca Malatestiana nella centralissima Piazza Maurizio Bufalini 1.
L’incontro in Emilia-Romagna è stato voluto fortemente da Lorenzo Zurino – Presidente di I.E.F., la piattaforma ideata dallo stesso manager per mettere in connessione centinaia di realtà aziendali, associazioni ed istituzioni che hanno interesse a promuovere le eccellenze del nostro Paese in tutto il mondo. La giornata di discussione viene aperta dal primo cittadino della città romagnola, Enzo Lattuca – che ricopre, altresì, l’incarico di Presidente della Provincia di Forlì-Cesena – assieme a Carlo Battistini, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Rimini ed all’Assessore Lorenzo Plumari, delegato a Sviluppo Economico, Partecipazione e Quartieri.
L’importanza dell’export per l’Italia
L’appuntamento segue il grande evento Stati Generali dell’Export promosso da I.E.F. che si tenuto nella Capitale lo scorso 27 novembre – primo Think Tank italiano sul commercio estero – e che ha visto la partecipazione del sindaco di Cesena tra gli ospiti/relatori. Nel simposio romano dedicato al mondo dell’Export, Lorenzo Zurino – imprenditore visionario, presidente della società The One Company – ha sottolineato l’importanza dell’export quale mezzo di dialogo tra i popoli perché “il nostro Paese ha la possibilità di costruire ponti di qualità, di estetica, di tradizione, di industria, di innovazione; un’azione possibile proprio grazie all’export italiano, una delle colonne portanti della nostra economia”, ha detto l’imprenditore.
Ospiti e obiettivi dell’evento in Emilia-Romagna
L’evento – moderato dalla giornalista di TeleRomagna Federica Mosconi, esperta di tematiche legate ad economia e finanza, con particolare attenzione sulle realtà imprenditoriali della regione Emilia-Romagna – vuole essere l’occasione per riflettere sul tema attraverso le testimonianze di ospiti di rilievo nel panorama delle Istituzioni e del business. Tra loro, Nicola Mastromartino – Presidente del Gruppo Moderna 2020 e membro del CdA del Gruppo VEGE, riferimento della distribuzione alimentare organizzata italiana con il quale Lorenzo Zurino a stretto quest’anno un importante accordo al fine di consolidare una strategia di espansione che abbraccia più continenti.
I relatori della tavola rotonda
Alla tavola rotonda, oltre a Zurino – che da pochi giorni è entrato nel Comitato Italiano del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) – si alternano le voci di Maria Monti, Presidente Triboo, già Presidente SIMEST e ICE, Edoardo Teodorani-Fabbri, Senior Vice President di CNH Global N.V., Lorenzo Tersi, Esperto di Wine Economy, Bruno Piraccini Presidente di Orogel, Gaetano Frulli Presidente della Fiera del Levante, Marianna Pallella CEO di Citrus, Giuseppe Fabbri Direttore Generale Sampiearana (Gruppo CNH), Patrizio Neri Presidente Cesena Fiera e Jingold, Francesco Tamburrino Direttore Generale ROSSO FINE FOOD Srl.
Il ruolo cruciale del Made in Italy nell’export
“Oltre un terzo del nostro PIL dipende direttamente dagli scambi con l’Estero, con un indicatore di apertura commerciale che negli ultimi anni ha oscillato intorno al 35%” – ricorda Zurino che ha fondato la sua prima impresa nel 2029, realtà leader in Italia nel commercio estero del Made in Italy che ha stretti legami con Stati Uniti, Canada, Israele e Messico – “L’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa dopo la Germania, e i beni manifatturieri rappresentano il 97% del valore delle nostre esportazioni. L’Italia sa convincere nei mercati qualità, cultura ed affidabilità dei suoi prodotti”.
Confronto tra realtà diverse a Cesena
Il simposio organizzato a Cesena rimarca proprio questo: mettere a confronto realtà diverse attraverso l’esperienza di voci attive sul territorio sia in ambito politico/istituzionale che produttivo/commerciale.
In occasione del Forum Italiano dell’Export tenutosi a Roma, Zurino ha ribadito il principio imprescindibile dell’appartenenza al mondo del commercio internazionale, un valore fondamentale perché frutto di competenza: “Ogni prodotto italiano – un macchinario, una moda, un mobile, un vino, un farmaco, un’opera di design – è una lettera inviata al mondo, un messaggio di ciò che siamo e di ciò che vogliamo essere” ha precisato il manager nel suo discorso di apertura della manifestazione che, per la prima volta, ha previsto la redazione e pubblicazione degli atti del dibattito con di sintesi di indirizzi e di riflessioni su cui discutere nelle prossime iniziative per il 2026. “Portando il Made in Italy in nuovi mercati valorizza l’eccellenza agroalimentare italiana nel mondo portando e consolida la presenza nei paesi dove il brand Italia è sinonimo di qualità, sicurezza e tradizione”, chiosa Lorenzo Zurino.”