AGI – Just eternel!“, “semplicemente eterno!”: così, con un gioco di parole, L’Equipe ha salutato Just Fontaine, l’ex attaccante francese morto all’età di 89 anni che ha scolpito il suo nome nella storia del calcio come capocannoniere record in un mondiale. Un primato ottenuto nel lontano 1958 in Svezia grazie alle 13 reti nell’edizione che segnò l’inizio della leggenda di Pelè, deceduto appena due mesi prima di lui.
Un po’ come Paolo Rossi nel Mundial del 1982 (in cui segnò ‘solo’ sei gol ma pesantissimi), Fontaine non era neppure certo della convocazione in Svezia e tanto meno della titolarità, arrivata grazie agli infortuni di Thadee Cisowski e del compagno di squadra allo Stade Reims, Rene Bliard. Ma fu lui, in un tridente straordinario con Roger Piantoni e Raymond Kopa, a trascinare i galletti al terzo posto (nella finalina rifilò 4 reti alla Germania Ovest). Con la maglia dei Bleus realizzò in totale 30 reti.
Nato a Marrakech, in Marocco, all’epoca un protettorato di Parigi, da un padre normanno e da una madre spagnola, Fontaine iniziò la carriera nel Casablanca prima di approdare a Nizza città in cui conobbe la futura moglie, di origini trevigiane.
Con il Nizza vinse tre campionati francesi e una Coppa di Francia. Poi il ‘Cinese’, come era soprannominato per gli occhi a mandorla, passò al Reims con cui vinse un altro campionato e perse la finale di Coppa dei Campioni del 1959 contro il Real Madrid di Alfredo di Stefano, Ferenc Puskas e dello stesso connazionale Kopa (che aveva sostituito nella squadra della città dello champagne).
Si era ritirato nel 1962 ad appena 28 anni, dopo una doppia frattura alla gamba. In seguito aveva allenato: la sua carriera da ct della Francia era durata appena due partite nel 1967, poi aveva guidato il Psg alla promozione in Ligue 1 nel 1974 e il Marocco al terzo posto nella Coppa d’Africa del 1980.
“‘Justo’ è e resterà una leggenda della Francia”, ha commentato il ct della nazionale francese, Didier Deschamps. “Insieme a Kopa ha scritto la prima epopea del calcio francese”, ha ricordato il presidente francese, Emmanuel Macron., “Fontaine resterà, per sempre, il nostro mito fondante”. L’ex bomber aveva ricevuto il Golden Player della federazione francese ed era stato inserito dalla Fifa fra i migliori 125 giocatori della storia del calcio.
Avec Kopa, ils ont écrit la première épopée du football français. Just Fontaine sera, pour toujours, notre mythe fondateur. pic.twitter.com/08HmBeq8XS
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron)
March 1, 2023
Il Reims lo ha ricordato come “eterna leggenda”. Il Nizza, con cui Fontaine segnò 52 gol in 83 partite, ha annunciato che venerdì ricorderà prima della partita contro l’Auxerre la sua “leggenda”. “Un monumento del calcio francese”, lo ha salutato il Psg.
Fra i cannonieri più prolifici in un singolo mondiale dopo Fontaine ci sono l’ungherese Kocsis (11), il tedesco Gerd Muller (10); il brasiliano Ademir e il portoghese Eusebio (9); l’uruguaiano Stabile, il brasiliano Ronaldo e il francese Mbappè (8); il brasiliano Leonidas e il polacco Lato con 7; infine sei gol hanno segnato Kempes (Argentina), Rossi (Italia), Lineker (Inghilterra), Schillaci (Italia), Stoickov (Bulgaria), Selenko (Russia), Suker (Croazia), Rodriguez (Colombia) e Kane (Inghilterra).
AGI – Just eternel!”, “semplicemente eterno!”: così, con un gioco di parole, L’Equipe ha salutato Just Fontaine, l’ex attaccante francese morto all’età di 89 anni che ha scolpito il suo nome nella storia del calcio come capocannoniere record in un mondiale. Un primato ottenuto nel lontano 1958 in Svezia grazie alle 13 reti nell’edizione che segnò l’inizio della leggenda di Pelè, deceduto appena due mesi prima di lui.
Un po’ come Paolo Rossi nel Mundial del 1982 (in cui segnò ‘solo’ sei gol ma pesantissimi), Fontaine non era neppure certo della convocazione in Svezia e tanto meno della titolarità, arrivata grazie agli infortuni di Thadee Cisowski e del compagno di squadra allo Stade Reims, Rene Bliard. Ma fu lui, in un tridente straordinario con Roger Piantoni e Raymond Kopa, a trascinare i galletti al terzo posto (nella finalina rifilò 4 reti alla Germania Ovest). Con la maglia dei Bleus realizzò in totale 30 reti.
Nato a Marrakech, in Marocco, all’epoca un protettorato di Parigi, da un padre normanno e da una madre spagnola, Fontaine iniziò la carriera nel Casablanca prima di approdare a Nizza città in cui conobbe la futura moglie, di origini trevigiane.
Con il Nizza vinse tre campionati francesi e una Coppa di Francia. Poi il ‘Cinese’, come era soprannominato per gli occhi a mandorla, passò al Reims con cui vinse un altro campionato e perse la finale di Coppa dei Campioni del 1959 contro il Real Madrid di Alfredo di Stefano, Ferenc Puskas e dello stesso connazionale Kopa (che aveva sostituito nella squadra della città dello champagne).
Si era ritirato nel 1962 ad appena 28 anni, dopo una doppia frattura alla gamba. In seguito aveva allenato: la sua carriera da ct della Francia era durata appena due partite nel 1967, poi aveva guidato il Psg alla promozione in Ligue 1 nel 1974 e il Marocco al terzo posto nella Coppa d’Africa del 1980.
“‘Justo’ è e resterà una leggenda della Francia”, ha commentato il ct della nazionale francese, Didier Deschamps. “Insieme a Kopa ha scritto la prima epopea del calcio francese”, ha ricordato il presidente francese, Emmanuel Macron., “Fontaine resterà, per sempre, il nostro mito fondante”. L’ex bomber aveva ricevuto il Golden Player della federazione francese ed era stato inserito dalla Fifa fra i migliori 125 giocatori della storia del calcio.
Avec Kopa, ils ont écrit la première épopée du football français. Just Fontaine sera, pour toujours, notre mythe fondateur. pic.twitter.com/08HmBeq8XS — Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron)
March 1, 2023
Il Reims lo ha ricordato come “eterna leggenda”. Il Nizza, con cui Fontaine segnò 52 gol in 83 partite, ha annunciato che venerdì ricorderà prima della partita contro l’Auxerre la sua “leggenda”. “Un monumento del calcio francese”, lo ha salutato il Psg.
Fra i cannonieri più prolifici in un singolo mondiale dopo Fontaine ci sono l’ungherese Kocsis (11), il tedesco Gerd Muller (10); il brasiliano Ademir e il portoghese Eusebio (9); l’uruguaiano Stabile, il brasiliano Ronaldo e il francese Mbappè (8); il brasiliano Leonidas e il polacco Lato con 7; infine sei gol hanno segnato Kempes (Argentina), Rossi (Italia), Lineker (Inghilterra), Schillaci (Italia), Stoickov (Bulgaria), Selenko (Russia), Suker (Croazia), Rodriguez (Colombia) e Kane (Inghilterra).